Madonna del Carmine: nella festa del 1906 si sorteggiavano due vitelli (di Domenico Urgesi).

Sembra incredibile, ma oltre un secolo fa, per la precisione nel 1906, la festa del Carmine si svolgeva in un modo molto più fastoso di oggi, o… dell’ultimo decennio. Ci guida, in queste osservazioni, un volantino, formato cm 38x27, stampato dalla veneranda Tipografia Castorini. Ecco il Programma:

Sabato 14

Nelle ore pom., dopo il giro per la Città, la nota Banda musicale di Salice Salentino si unirà alla processione che anderà a rilevare la Sacra Immagine dalla chiesa dei PP. Carmelitani. Giunta in Piazza V.E. II, dalle autorità civili ed ecclesiastiche sarà fatta la simbolica cerimonia dell’offerta delle chiavi della Città. Sparo di una fragorosa batteria e grosse bombe.

Domenica 15

Alle 5 del mattino, giro per la Città dalle rinomate Bande di Trinitapoli – Casamassima – Salice Salentino e Montemesola. Funzioni religiose nella Collegiata. Addobbata artisticamente dal sig. Pranzo Salvatore di Torre S. Susanna. Musica nelle piazze Municipio e Garibaldi. La sera le Piazze Municipio, V.E. II e la via Stazione saranno sfarzosamente illuminate a gas acetilene dalla nota Ditta Rossano e Sonetti di Bari. Servizio di orchestra nelle due piazze fino a tarda ora. Accensione di due fuochi artificiali, lavoro dei due pirotecnici Gianfrate Carlo e Fratelli Rubino di Mesagne.

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Decreto legge per la tutela del patrimonio culturale lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo.

E’ stato approvato a larga maggioranza alla Camera il decreto n. 83 recante "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo”, voluto fortemente dal PD e dal Presidente Renzi che finalmente introduce importanti ed innovativi strumenti per sostenere il patrimonio culturale del nostro Paese e per rilanciare il settore turistico. 

Lo annuncia con soddisfazione la deputata del PD, on. Elisa Mariano: "Tra le novità principali -ricorda la parlamentare- va citato innanzitutto l'ART BONUS che riconosce agevolazioni fiscali ai cittadini ed agli enti che investono in cultura. Ma sono anche previste misure di sostegno per il recupero delle sale cinematografiche storiche ed un piano strategico per rilanciare i beni culturali di rilievo nazionale e internazionale.

Per il turismo, invece, è da sottolineare il credito d’imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive che estende gli interventi a tutte le spese di ristrutturazione edilizia, restauro conservativo ed eliminazione delle barriere architettoniche, la nascita del Fondo per la promozione del turismo, alimentato dal recupero delle imposte sul Tax free shopping, e della Tourist card”.

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Ostuni: Eva Cantarella apre la nuova serie de “Un’emozione chiamata libro”

“Perfino Catone scriveva ricette. I greci, i romani e noi” (Feltrinelli editore) è il libro di Eva Cantarella che apre domani giovedì 10 luglio alle ore 21, la rassegna degli incontri con gli autori “Un’emozione chiamata libro” che è giunta alla 18° edizione e che caratterizzerà anche quest’estate ostunese. L’iniziativa curata direttamente dal neo assessore alla cultura Pierangelo Buongiorno in collaborazione con la Regione Puglia e con la Bottega del Libro.
Gli autori che si confronteranno con i loro lettori sui temi scelti per la rassegna: “Vecchio e nuovo: generazioni a confronto”, “Plurale femminile” e “I cieli dell’avventura”.

Eva Cantarella è un’importante studiosa, specializzata in Diritto romano e greco di cui è stata ordinario all’università Statale i Milano. Ma il rigore dei suoi studi non ha certo frenato la sua curiosità per la vita privata dei nostri antenati, che ha indagato negli aspetti più intimi in testi divulgativi, molto godibili.
Dopo i saluti del Sindaco e l’introduzione dell’Assessore alla Cultura, Pierangelo Buongiorno e di Ettore Catalano, l’autrice dialogherà con Francesca Lamberti e Loredana De Vitis.

Come nei precedenti, anche in quest’ultimo libro Cantarella pone particolare attenzione alla vita e alla condizione delle donne, considerate dai romani una sorta di male necessario, rivali in amore degli efebici giovinetti ai quali contendevano le attenzioni degli uomini. Donne comuni, delle quali descrive usi e costumi, trucchi e parrucchi.

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Apollonio: "Come alla ricerca di qualcosa", si presenta a cura della libreria Lettera 22.

Giovedì 3 luglio alle ore 19.30 in piazza Orsini del Balzo presso il ristorante Golosoasi, la libreria Lettera22 di Mesagne presenterà il romanzo “Come alla ricerca di qualcosa” (Besa editrice) di Andrea Apollonio.

Si tratta di un giovane autore pugliese alla sua prima esperienza narrativa.

L'incontro fa parte del programma di eventi organizzati in collaborazione con l'Associazione Pugliese Editori che mirano a diffondere e promuovere la diffusione dell'editoria pugliese con i suoi titoli più interessanti.

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Lu marcanti ti li scarpi e l’avvucatu. (di Carmelo Colelli).

Lu nunnu Ntognu, lu frati ti lu nunnu Cici, mi cuntau nu fattu ca succitiu tanti anni aggretu.

A Misciagni nc’era nnu cristianu, ca vindia li scarpi, ti precisu lu nunnu Ntognu no ssi rricurdava ci tinia lu nigoziu o vindia allu marcatu.

Nu ggiurnu, a prima matina, addo stu cristianu sciu na bella femmana ti Misciagni, ierta, bruna, capiddi neri neri,putia tiniri na trintina t’anni, si ccuminzau a ‘mparari li scarpi, “quisti no mi piacunu, statri mi fannu lu peti cruessu, quist’atri so troppu chiusi”, lu marcanti apria e chiutia sčatuli ti scarpi, la cristiana si mintia li scarpi, s’azava, caminava, nanzi e cretu, sobbra allu cartoni, si ssittava e si li llivava.

‘Ntra na prova e l’atra tinia sempri na cosa ti tiri, toppu ca si l’era pruvati quasi tutti ticiu: “vogghiu nu paru ti scarpi ca anna essiri belli e commuti, mi l’agghia mentiri sotta a la vesta nova ca m’agghiu fatta cosiri, pirceni Sabbutu ca veni, agghia sciri alla zita, si sposa nipotama.

Toppu chiu ti nn’ora, capau quiddi ca li piaciunu ti cchiui e, ‘ncuminzau a cuntrattari pi llu prezzu.

Lu marcanti vulia settimilaliri, la cristiana ‘nci nni vulia dava soltantu tremila e cinqucientu, toppu tanti tira e mmolla, si ggiustara pi cinqumilaliri.

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Ricordando Candido ... dieci anni dopo.

3 luglio 2004 – 3 luglio 2014: sono passati dieci anni da quando è scomparso Candido Plenilunio, imprenditore originario di Campi Salentina, da sempre a Mesagne e che ha legato il suo nome, indissolubilmente, allo sviluppo e alla diffusione del marchio “Latte Verbano” tra gli anni ’60 e ’90 nel territorio salentino.

Il suo esempio di imprenditore affermato e stimato, presidente di ConfCommercio a Mesagne e fervente politico è stato raccolto, attraverso le testimonianze di chi lo ha conosciuto, in un libro che verrà presentato giovedì 3 luglio alle 19.30 presso l’Atrio del Comune di Mesagne, in via Roma.

“Cav. Candido Plenilunio, Uomo d’altri tempi” è il titolo del libro nato da un’idea di Giovanni Plenilunio, suo figlio, e che ha visto la nascita proprio in concomitanza del decennale della scomparsa dell’imprenditore, mesagnese d’adozione.

Una vita, la sua, dedita al lavoro come commerciante e poi imprenditore, nonché alla passione per la politica, che lo ha visto muoversi tra le fila del MSI prima, Alleanza Nazionale poi.

Il libro nasce dall’esperienza che Giovanni ha maturato frequentando il progetto “Il Cantiere dell’Inclusione”, all’interno del quale è stato inserito dal Consorzio Elpendù, attuatore dell’intervento finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso 6/2011 (PO FSE 2007 – 2013) e dal Comune di Mesagne, promotore dell’iniziativa.

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In edicola Quì Salento (1-15 luglio)

In edicola quiSalento del 1°-15 LUGLIO

L'estate di festa del Salento

> Giuliano racconta il gran ritorno a sud dei Negramaro

> Le fantastiche architetture di luce della festa di Scorrano

> La stagione di sagre, riti e feste: tutte le istruzioni per l'uso

>>> L'ANIMA DELLE LUMINARIE

Un'esplosione di luci, ma anche un grande show. Devozione e fede accendono di colori le feste del Salento. Le luminarie del Salento, a Scorrano come in ogni altro borgo, non sono soltanto un carosello di freddi led, hanno un'anima. L'anima della festa dei salentini. A questo tema è dedicato l'editoriale del numero di luglio di quiSalento, in edicola con 100 pagine a colori e tutte le notizie di eventi, cultura, tradizioni e attualità. quiSalento,rivista leader per il turismo e il tempo libero, si trova anche nelle edicole di Brindisi e provincia, di Taranto e provincia, in alcune edicole centrali di Bari e lungo la costa adriatica fino a Bari.

>>> IL REGGAE SINFONIA D'ORCHESTRA

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Da Giudamino seconda serata di Jazz.

Domenica 29 giugno ore 21 da GIUDAMINO CANTINA secondo appuntamento con JAZZ&WINE 2° nd. con Vincenzo Abbracciante e Paola Arnesano in”TANGO in JAZZ” :
Il tango inteso come danza e' un mistero sensuale ed enigmatico, come la colonna sonora che accompagna i suoi sempre improvvisati passi. Carlos Gavito diceva : " la musica e' la profonda ispiratrice del canto e del movimento: il basso è il passo dell’uomo, il violino è il corpo della donna, il piano è il passeggiare tenendosi per mano, e il bandoneon è una bolla di sapone in cui entriamo senza romperla, senza toccarla per non perdere la sua magia e il suo spirito". Attraverso testi e musica si può arrivare a capirne ritmi e filosofia, tra amore follia e morte.
Vincenzo Abbracciante e' un giovane fisarmonicista dotato di talento, sensibilità e straordinaria tecnica, noto ormai in tutto il mondo. Paola Arnesano, vincitrice dell'italian jazz award nel 2009, e' da molto tempo nel panorama jazzistico internazionale; con la sua timbrica corposa e vellutata ha vestito con la sua versatilità diversi progetti in una lunga carriera.

Questo "blend”musicale nasce dalla passione comune per questa musica sanguigna, nell'intento di percorrere insieme alcune tappe della sua evoluzione, dal tango "milonguero" di Carlos Gardel a quello " nuevo" di Astor Piazzolla. La rilettura più prettamente jazzistica dei brani, i guizzi interpretativi ed improvvisativi, mantengono un certo timore reverenziale nei confronti della melodia originale.

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A ci chianta lu lauru … scoppa! Alcune considerazioni di Quartarieddu a proposito degli alberi di Via Carmine.

Quandu tici Misciagni. Poca no' lu criti! Alla via ti lu Carmunu puru Francucciu voli tici la sua. Avi 70 anni ca cercunu cu sistemunu quedda strata cu l'arvuli. Na' vota Tonn'Enzu Zzurfianoi ca era Luvici sinducu, a quiri tiempi, spindìu nu puzzu e mmienzu ti sordi cu faci Misciagni verdi. E la via ti lu Carmuni l'anchìu cu certi spaccimmi ti arvuli ca chiamaunu tutti li muscuni, l'apicieddi e li zanzani ti ntra' Miisciagni e scascìaunu tutti lu bacchittoni.

Quiddi mari ca tiniunu casa a quedda strata cu ponnu campari chiantari cintruni ntra l'arvuli e cussini parecchi ni siccara. E poi vennara quiddi ca s'erana vvendiri nu picca ti arvuli rachitici ca no' annu saputu mai ne' di mei ne' di tei. Quiri ca sannu e ca tenunu lu tiscitoni verdi li chiamunu ibiscus, arvuli ca nci pirdivi puru l'acqua ti ddacquari.

L'atru ggiurnu, a curtu a curtu mi sta' pigghiava lu cafei a ddo' Pignatelli all'angulu ti la villa, ca menu mali puru ci stai sempri ncazzatu pi lu camiu ca frici ogni sera mmeru allu barra sua, lu cafei lu faci bbuenu, leggu ca alla via ti lu Carmunu annu chiantatu 40 arvuli, sì, sì atu capitu 40 arvuli e poi alla manu alla manu leggu ca sontu arvuli ti lauru!

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In uscita Mayday, il primo album dei mesagnesi “Bowa e Onaf”.

Uscirà, domani, giovedì 26 giugno “MAYDAY”, il primo lavoro discografico di Bowa e Onaf, una triade composta da giovani artisti salentini.

Il trio è composto da Stefano “Boen” (dj, composer e producer), Matteo “Mowa” (drums, electron ics) e Stefano “Onaf” (MC).

L’unione dei tre artisti ha dato vita ad un nuovo concept musicale che spazia dall’elettronica alla beat music, con influenze rap, hip hop e fusion.

Ai suoni prodotti da Boen e Mowa, si aggiunge il rapper Onaf, classe ’93, che riesce a regalare una sfumatura conscious a questa nuova dimensione musicale.

“Mayday”, come suggerisce lo stesso titolo, è un album ideato, elaborato e realizzato come una richiesta d’aiuto. I tre artisti hanno messo insieme ciò che loro riesce meglio, creare musica. Così, il rap di Onaf, le melodie di Boen e le ritmiche moderne della batteria di Mowa si fondono per creare un concept album che denuncia i problemi di una società, come quella odierna, dominata dal consumismo e dall’apparenza, che tende velocemente a svuotarsi e ad essere spersonalizzata.

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