Mesagne calcio: obiettivo raggiunto. Bilancio di una stagione (Giovanni Galeone)

Con la meritata vittoria sul Terlizzi per 2-0 in una bella cornice di pubblico il Mesagne si è aggiudicato il play-out di Eccellenza

e il diritto alla permanenza nella massima categoria regionale per la prossima stagione. Il terzo campionato di Eccellenza si conclude ancora una volta ai play-out ma questa volta, diversamente da tre anni fa, con la salvezza in tasca, cosa che era riuscita anche nel primo campionato.

Chiuso positivamente lo spareggio salvezza si può tracciare ora un bilancio della stagione appena trascorsa. E’ stato un campionato sofferto e strano. Male il girone di andata iniziato con l’inopinata sconfitta in casa della Molfetta Sportiva, la prima di una serie di sconfitte esterne, buoni pareggi fuori casa a Casarano, Barletta e Altamura (vittoria sfumata nel recupero) e con Gallipoli e Brindisi in casa, brutte sconfitte interne co Molfetta Calcio e San Severo, gara quest’ultima che ha rappresentato il momento più difficile con le dimissioni del tecnico Ribezzi poi rientrate, solo due vittorie con Vieste e Trani e chiusura del girone di andata a 12 punti in penultima posizione. Meglio il girone di ritorno con 20 punti conquistati, 5 vittorie di cui 2 esterne a Vieste ed Avetrana, 5 pareggi di cui 3 in casa con Corato, Terlizzi, Altamura e 5 sconfitte tra cui quelle interne con Casarano e Barletta e quella di Brindisi che hanno lasciato molti rimpianti.

Nel girone di ritorno la squadra ha migliorato il suo rendimento e sembrava avviata alla salvezza diretta dopo aver battuto in casa il Bisceglie e colto le due vittorie esterne, ma nel finale ha dilapidato il vantaggio accumulato con i tre pareggi interni e la sconfitta a San Severo.

Bisogna dare atto allo staff tecnico e alla squadra di aver sempre mostrato carattere e compattezza, un gruppo che non ha mai mollato anche quando le cose non giravano e alla fine ha raggiunto il suo obiettivo. Da un punto di vista tecnico la retroguardia è stato il reparto migliore della squadra, quinta miglior difesa del campionato, si sono messi in evidenza il capitano Schirinzi, giocatore di sicura affidabilità e carisma e il portiere Maraglino, guardiano di categoria superiore e recordman di rigori parati, e l’innesto di Gallù ha conferito esperienza e sicurezza. Anche se alcune disattenzioni difensive sono costate care, il giudizio è positivo; è dalla cintola in su che la squadra ha mostrato i suoi limiti, l’attacco con 25 reti è stato il penultimo del campionato, solo Molfetta Sportiva ha fatto peggio, e così il centrocampo apprezzabile più per impegno e tenacia che per qualità tecnica.

Tuttavia anche in questi reparti vanno segnalati delle eccellenze, la più rilevante di tutte è Pape Mbagnick Tourè, il senegalese è stato protagonista assoluto in attacco, autore di 11 dei 25 goal del Mesagne, giocatore di classe sopraffina, dalle movenze brasiliane che seppure isolato, ha fatto dannare le difese avversarie, e grazie a questo ragazzo se ci siamo mantenuti a galla per tutto il campionato.

Se è mancato un uomo d’ordine a centrocampo Difino si è comunque rivelato un giocatore prezioso, Molfetta al suo esordio in Eccellenza ha fatta vedere a sprazzi buone giocate.

Tra gli under, il difensore Lorenzo si è guadagnato la convocazione nella Rappresentativa regionale, positivi gli innesti di Galasso in mediana e nel finale di Petruccetti in attacco.

Se alla fine la salvezza è stata raggiunta, bisogna però riconoscere per rimanere con i piedi per terra che ci siamo giovati di alcune circostanze favorevoli, dalla serie D quest’anno probabilmente non retrocederà nessuna squadra pugliese (il solo Nardò sta rischiando qualcosa), con più discese dalla serie D come accaduto negli anni scorsi sarebbe aumentato anche il numero di retrocessioni in Promozione e il play-out si sarebbe allargato ad altre squadre, in quel caso il Mesagne l’avrebbe giocato fuori casa.

A questo bisogna aggiungere che nel corso del campionato due squadre che erano partite bene, Avetrana e Terlizzi (era addirittura in testa al campionato nel girone di andata), hanno avuto un crollo societario con lo smantellamento dell’organico, precipitando in classifica e alla fine retrocedendo. Eventi che naturalmente hanno facilitato la salvezza del Mesagne.

Questo ci permette di dire che l’Eccellenza è una categoria che richiede comunque alle società partecipanti una certa solidità finanziaria, e se il Mesagne in tre campionati ha chiuso sempre ai play-out significa che l’Eccellenza è una categoria un po' al limite per l’attuale gestione societaria che va solo ringraziata per i risultati raggiunti e il prestigio calcistico che offre alla città che peraltro raramente ricambia con un’adeguata partecipazione come quella di domenica scorsa.

Le cose potrebbero cambiare se ci fosse un affiancamento all’attuale dirigenza con un rafforzamento finanziario, affinché ciò si verifichi c’è bisogno però che si materializzino uno o più imprenditori e che ci sia la disponibilità dell’attuale dirigenza a farsi affiancare e ad allargare la compagine societaria. Per il momento godiamoci la conquista di un altro anno di Eccellenza.

Giovanni Galeone

17 aprile 2019

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