Ritorna l’antico derby Mesagne-Brindisi. Un protagonista del passato: Fernando Argentieri (Giovanni Galeone)

Ritorna per il terzo anno consecutivo il derby Mesagne – Brindisi che per la prima volta si disputerà in Eccellenza, dopo i 2 incontri in Promozione,

altri tre incontri invece si erano svolti negli anni ’50 in Prima Divisione, nel ’55-56, ’56-’57, ’57-’58, il bilancio complessivo è di 2 vittorie del Mesagne, 2 vittorie del Brindisi ed 1 pareggio. Negli incontri degli ultimi anni tra campionato e Coppa Italia il Mesagne ha raccolto meno di quanto meritasse sul campo, in qualche caso sconfitto immeritatamente come lo scorso anno in casa, a seguito di una dubbia espulsione iniziale del mesagnese Rini, in qualche caso la mancata vittoria in gare che avevano visto giocare meglio il Mesagne. E’ proprio la vittoria quella che manca negli ultimi derby disputati ed è quella a cui bisognerebbe puntare domenica prossima senza nessun timore verso la più blasonata squadra biancazzurra.

Certamente il Brindisi rimane una corazzata che punta alla vittoria del campionato e nonostante i passi falsi di questo inizio campionato che hanno portato all’esonero dell’allenatore Rufini, si trova a pochi punti dalla vetta e domenica è ritornato a vincere (con fatica sull’Avetrana), quindi una squadra che va affrontata con acume tattico e diligenza essendo tecnicamente superiore, ma anche con determinazione e grinta, quello che la compagine giallo blu ha evidenziato nelle ultime gare che hanno fruttato una meritata vittoria col Vieste e un sofferto ma importante pareggio in casa del forte Barletta. Anche la capacità di saper soffrire è una qualità indispensabile in questi campionati, adesso bisogna dare continuità ai risultati positivi, la squadra sembra essersi assestata bene in difesa, bisogna potenziare la finalizzazione offensiva, insomma arrivare a segnare con più continuità.

La partita di domenica si presenta quindi come una partita aperta e molto interessante. Tra i molti giocatori che hanno militato in entrambe le squadre (dagli anni più lontani ai recenti Daccico, Rizzo, Chirico, Molinari, Argentieri, Parlato, Saracino, Angiulli, Guadalupi, Campanella, Prete, Jovine, Bisceglia, D’agostino, Orlandini, Intagliata, Zaccaria, Falcone, Taurisano, Luca Potì, Leuzzi, Frascaro, Barca, Pepe Esposito, Brigante, Scarcella, Caravaglio, Tamborrino, Allegrini, Rini, Morleo) vogliamo in questa occasione soffermarci sul mesagnese che ha avuto la carriera più importante tra i professionisti, e cioè Fernando Argentieri, oggi commentatore sportivo in diretta dagli spalti del “Guarini” dove è puntualmente presente. Argentieri, nato nel ’61, cresciuto nelle giovanili di quella fucina di giocatori che è stato il CSI Santa Maria, si mise in evidenza prepotentemente nel campionato ’79-80 nel Mesagne guidato da Roberto Potì e presieduto da Mario Perego in 1° categoria. Il giovane diciottenne impressionò moltissimo i tifosi e gli osservatori che subito lo notarono. Colpivano in particolare l’autorevolezza, la prestanza atletica e la classe con cui giocava nel ruolo di libero e soprattutto le irresistibili discese che portavano scompiglio nella squadra avversaria. Il Grottaglie soffiò il promettente giocatore al Mesagne e lo fece esordire in Interregionale dove confermò per intero il suo valore. L’anno successivo (’81-82) venne acquistato dal Brindisi in C2 dove rimase 4 anni e nell’ultimo anno ’84-85, la squadra biancazzurra guidata da Ansaloni vinse il campionato, Argentieri era un jolly che veniva impiegato come difensore centrale, terzino fluidificante, mediano, in tutti i ruoli si disimpegnava benissimo e garantiva altissima affidabilità, passò quindi al Martina Franca sempre in C2 rivincendo il campionato (il Martina era allenato dall’ex milanista Pelagalli) ed esordendo nel campionato successivo (’86-87) in C1, quindi iniziò un importante ciclo nella Fidelis Andria dove rimane 5 anni con ben 2 promozioni, dalla C2 alla C1, e nel ’91-92 con la promozione in serie B e vedrà il nostro tra i protagonisti di quel campionato nella squadra andriese guidata dal leccese Mario Russo, poi andò nel Monopoli in C2, quindi il ritorno al Brindisi nel campionato ’93-94 in Interregionale, poi al Galatina ancora in Interregionale, quindi al Martina in Eccellenza dove da allenatore-giocatore vinse il Campionato, dal ’96 al’98 a Massafra in Eccellenza, nel ’98-99 fu allenatore-giocatore nel Latiano in Promozione vincendo il campionato e giocando l’anno dopo in Eccellenza, seguiranno Carovigno e San Pietro Vernotico in Promozione chiudendo la carriera a giugno 2001 con ben 520 partite tra i professionisti e 27 gol, più 150 gare in Coppa Italia. Da allenatore ha guidato in più occasioni anche il Mesagne. Una carriera quindi lunga e prestigiosa svoltasi in Puglia ma sempre ad alti livelli, una passione smisurata per il calcio che ancora oggi porta il nostro sulle tribune del Guarini ad incoraggiare la squadra della sua città e a rilasciare commenti sportivi in diretta.

Nella foto Argentieri con la maglia del Brindisi al centro tra il portiere Laveneziana e la mezzala Tavarilli

Giovanni Galeone

26 ottobre 2018

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