Calcio: a Mola di Bari per consolidare la classifica. Nel ’60 fu una sfida-spareggio.

Molto pesanti i tre punti conquistati contro l’Hellas Taranto:

hanno relegato una diretta concorrente nella bassa classifica distanziandola di 6 punti ed hanno permesso al Mesagne di tirarsi fuori dalla zona play out.

Di positivo nella gara di domenica scorsa c’è la vittoria in uno scontro diretto e la capacità di sacrificio dei gialloble in una gara divenuta difficilissima dopo le 2 espulsioni subìte, di meno positivo ci sono invece i 3 squalificati per domenica prossima che ancora una volta falcidiano la difesa e la qualità del gioco che si attesta al livello di agonistico confusionario.

La classifica è comunque più confortante di qualche domenica fa, ma bisogna consolidarla anche nella trasferta di Mola di Bari perché ormai basta una piccola pausa per essere risucchiati in zona play out.

La partita con l’Atletico Mola si presenta aperta ed un risultato utile sarebbe alla portata di un Mesagne determinato e propositivo. Il Mola ha perso diversi giocatori rispetto a quello dell’andata che si impose a Mesagne, ha ceduto posizioni in classifica tanto che oggi ha solo 3 punti in più del Mesagne e viene dalla pesante sconfitta per 5-1 a Gravina.

Il problema principale per mister Ribezzi sarà quello di assemblare una difesa che regga bene l’urto dei padroni di casa, rientrerà forse Carteny che dovrebbe dare maggiore qualità ed ordine al centrocampo, mentre in attacco si punterà sulla pericolosità di Mummolo ed eventualmente su Pascual.

La tradizione con il Mola fuori casa non è positiva, ma la tradizione è fatta anche per essere sfatata. Nei 3 precedenti storici il Mesagne ha perso per 5-1 (nel’55/56 – Promozione Gir. Unico) per 2-0 (nel ’59/60 1° Categoria Gir. C) e per 4-0 (nel ‘60/61 1° categoria Gir. C), di queste la partita più importante è stata quella del ‘59/60. Il Mesagne era in testa alla classifica con 44 punti ed il Mola seguiva a 43 punti, il calendario aveva messo Mola- Mesagne proprio all’ultima partita di campionato, il 10 aprile del ’60.

La partita fu calda in tutti i sensi, si svolse davanti a 1500 spettatori con record di incasso per il Mola, le cronache riportano una gara ad alto tasso di agonismo e nervosismo, ma di scarsi contenuti tecnici. Il Mola vinse con 2 goal nel secondo tempo, numerosi gli scontri tra i giocatori, diversi giocatori mesagnesi tornarono malconci dalla trasferta. Il cartellino della partita fu il seguente. Mola: Poliseno, Di Paola, Sternativo, Ippolito, Cocco, Palanca, Panarosa, De Remo, De Tullio, Renna, Palumbo. Mesagne: Paticchio, Grande, Fischietto, Solito, Colaci, Blasi, Castellano, Carnevale, Ruberti, Nigro, Costa. Arbitro: Pastore di Foggia. Reti: 14’ s.t. Palanca, 35’ s.t. De Tullio.

Sembrava pertanto che il Mola avesse vinto il campionato e poteva quindi accedere agli spareggi con le altre 3 vincitrici dei gironi di 1° Categoria, da cui sarebbe uscita la squadra promossa in serie D, ma verso la metà di maggio la sorpresa: la CAF (Commissione di Appello Federale) di Roma decretò che il campionato era stato vinto dal Mesagne. Cosa era successo? Il 20 marzo ’60 si era giocata la partita Crispiano-Mola terminata 3-0 per i padroni di casa, ma prima della gara ci furono gravi incidenti tra i giocatori delle 2 squadre, la vulgata che si affermò era che i giocatori del Mola erano stati aggrediti e un paio erano finiti in ospedale senza giocare, il Comitato Regionale Pugliese accreditò questa versione squalificando il campo del Crispiano e dando la vittoria a tavolino al Mola per 2-0, ma il Crispiano non ci stette e accusò i giocatori baresi di aver provocato gli incidenti e di essersi difeso dall’aggressione, si appellò pertanto alla CAF di Roma; quest’ultima ribaltando la decisione del Comitato Regionale Pugliese confermò il 3-0 acquisito sul campo dal Crispiano, quindi il Mola perse i 2 punti a tavolino e si ritrovò secondo dietro il Mesagne. A Mola non la presero bene, si rivolsero addirittura al Ministro della Difesa Giulio Andreotti che era allora il Presidente del Comitato dei Giochi Olimpici di Roma, ma non ci fu niente da fare.

Che i giocatori baresi non fossero degli stinchi di santi era stato già appurato sulla propria pelle dai giocatori mesagnesi nella trasferta di Mola. Il Mesagne quindi che aveva sospeso gli allenamenti, dopo circa 1 mese fu chiamato a fare gli spareggi contro Altamura, Andria e Maglie che invece si stavano preparando a puntino. La squadra mesagnese si fece comunque onore ed il girone dei vincitori finì con questa classifica: Andria 7 punti, Altamura e Maglie 6 punti, Mesagne 5 punti. Nell’ultima partita il Maglie venne a giocare a Mesagne e vincendo avrebbe vinto il girone, fu invece sconfitto per 5 a 1.

Giovanni Galeone

Nella foto la forte squadra del Mesagne ’59-60

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