Flaei Cisl: qualcuno si preoccupa dei lavoratori?

Ma qualcuno si preoccupa ancora dei Lavoratori brindisini e del futuro delle loro famiglie? 
Sembra quasi inverosimile continuare a porre questioni populistiche e strumentali in una fase di grave crisi economica, nella quale ogni posto di lavoro rappresenta una risorsa preziosa!


A Brindisi, territorio che ormai da un decennio è alle prese con una crisi occupazionale senza fine e un tasso di disoccupazione passato dal 23% all’attuale 29%, ogni occupato in più rappresenta una goccia d’acqua vitale nel deserto.
 L’Italia è in ginocchio e Brindisi è piegata in due, la crisi economica che stiamo vivendo ha provocato circa 6.000 tra cassaintegrati e Lavoratori collocati in mobilità, nonché la chiusura di oltre mille Imprese; insomma uno scenario catastrofico che, tuttavia, non sembra scuotere in alcun modo, Istituzioni e forze politiche. 


Tutto questo in barba agli sforzi che questo Sindacato, ha messo in campo per difendere il sistema produttivo locale, pretendendo, nel contempo, ed ottenendo da quest’ultimo, sia nel settore industriale che agroalimentare, ingenti investimenti per la tutela ambientale del territorio. 

Citiamo, solo a titolo esemplificativo, alcuni importanti investimenti nell’ambito della produzione di energia elettrica:


 la riconversione della centrale elettrica ENI, oggi ENIPOWER, con un investimento di circa un miliardo di euro, per la trasformazione della sua alimentazione da olio combustibile a turbogas;


 la copertura dei carbonili della centrale ENEL “Federico II”, trecento milioni di euro di investimenti, che consentirà di risolvere definitivamente il problema delle polveri e della movimentazione del combustibile.


 L’impegno di A2A/Edipower a rilanciare il sito produttivo di BR Nord attraverso importanti investimenti nell’ottica dell’ambientalizzazione degli impianti.

Rivendichiamo all’azione del Sindacato, e della FLAEI CISL in particolare, questi risultati, che uniti ai tanti altri interventi di riqualificazione già attuati, hanno determinato condizioni di miglioramento oggettivo dell’impatto ambientale, nonostante le strumentalizzazioni e gli allarmismi, posti in campo da certi personaggi che, comodamente posizionati dietro le proprie scrivanie, evocano scenari apocalittici.



Quello che, tuttavia, ci preoccupa maggiormente è il dover registrare sempre più spesso il rifiuto di queste “cassandre” di confrontarsi con la realtà delle conseguenze che provocherebbero certe decisioni populistiche, quando, invece, occorrerebbe farsi carico, con serietà e responsabilità, dei problemi veri e concreti del territorio, a partire da quelli occupazionali. 
La vicenda della chiusura del ciclo dei rifiuti è emblematica. Il territorio brindisino è martoriato da decine di discariche, alcune autorizzate, ma altre illegali, che potrebbero, se non l’hanno già fatto, avvelenare le falde acquifere, provocando l’alterazione della catena alimentare, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare. 


Eppure quando si propongono progetti seri e concreti di riconversione industriale, come quello di A2a per la Centrale Edipower, ecco che subito si grida “al lupo al lupo”, al saccheggio del territorio, all’avvelenamento collettivo, insomma si demonizza un progetto che, al contrario (vedi il caso di Brescia), andrebbe studiato, approfondito, magari migliorato, ma che è essenziale per dare una svolta alla problematica dello smaltimento dei rifiuti, all’implementazione della raccolta differenziata, alla stessa politica dei “zero rifiuti a discarica”, che spesso viene invocata, non comprendendo che senza lo smaltimento finale dei rifiuti, l’obiettivo “zero rifiuti a discarica” resta solo una chimera.

Questi sono gli argomenti che dovrebbero animare un vero ambientalista! Ci chiediamo, allora, se certi ostracismi siano dettati da comprensibile , ma non giustificata, difesa strenua dell’ambiente o da interessi trasversali nel business delle discariche?

Come FLAEI sosteniamo con convinzione il progetto EDIPOWER, sia perché, come sottolineato, la soluzione proposta da A2a darebbe un valido contributo alla problematica del trattamento dei rifiuti, avviando un ciclo virtuoso di stimolo anche per tutte quelle realtà comunali ancora restie alla raccolta differenziata spinta, sia perché l’impatto occupazionale sarebbe di grande interesse, con il mantenimento di oltre 250 occupati, diretti e indiretti, che in una contingenza come quella attuale, sarebbero manna dal cielo.



Tra qualche giorno si terrà un importante Consiglio Comunale a Brindisi che, al di là delle eventuali ricadute giuridico-amministrative, potrebbe avere un impatto importantissimo sulle opportunità produttive del territorio, mettendo in luce qual è il futuro economico-industriale che la classe politica brindisina vuole riservare alla Città e a tutto il territorio provinciale. 
Pertanto, confidiamo che in quell’assise si svolga un dibattito serio e responsabile, sia sul fronte tecnico che su quello politico, rifuggendo da esasperazioni ambientaliste e da quanto abbiamo visto in questi anni, e cioè la corsa a chi la spara più grossa per mera visibilità politico-elettorale.

Oggi, infatti, si discute di Polo Energetico, ma proseguendo lungo questa china, tra un po’ parleremo, in chiave sacrificale, anche di Chimica, di Farmaceutica, di Aeronautica, condannando Brindisi alla completa marginalizzazione economico-sociale, magari sull’altare di qualche estemporanea scelta pseudo-ambientalista che, a fronte di pochi, futuri e, forse, fantomatici posti di lavoro, causerà la perdita certa del lavoro per diverse centinaia di lavoratori, con gravissime conseguenze per le loro famiglie.


Un esempio per tutti è l’irresponsabile proposta del “politico di turno” di utilizzare il gas come combustibile di alimentazione della Centrale “Federico II”, intervenendo sul percorso della TAP; soluzione che, oltre a creare sostanziali problemi di tracciato ed approdo del gasdotto, porterebbe alla sicura chiusura della centrale ENEL, a causa dell’attuale scarsa competitività produttiva delle centrali alimentate a gas.
Per questo chiediamo a tutti i Lavoratori del sistema produttivo brindisino di mobilitarsi e di far sentire forte la propria voce, a partire dal Consiglio comunale del prossimo 24 gennaio. La FLAEI, come sempre, sarà in campo a fianco dei Lavoratori. 



COMUNICATO STAMPA FLAEI CISL

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