Uilp: immorale non restituire ai pensionati il dovuto.

La Uil pensionati di Brindisi è “immorale” non restituire a tutti i pensionati ciò che è loro dovuto, ma soprattutto è “immorale” emanare una norma anticostituzionale.

Il sindacato l’ha detto e l’ha contrastato con forza, ma senza essere ascoltato. Adesso si vuole non rispettare la sentenza della Corte Costituzionale e quindi del massimo organismo garante della nostra democrazia, che ha sancito l’incostituzionalità.

La sentenza della Corte Costituzionale n.30/2015, ha considerato “l’immoralità” nel valutare le pensioni “alte” o “d’oro”, conteggiate superiori a 3 mila euro lordi mensili, dimenticando che esse sono il frutto di anni di lavoro, di contributi versati e di tasse pagate e sulle quali si continuano ancora a pagare in modo esagerato, visto che il pensionato subisce le tasse più alte d’Europa

La Corte ha sancito l’incostituzionalità della Legge Monti/Fornero del 2011, pensata solo per fare cassa e che ha prodotto lacrime e sangue. Con l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale una pensione che nel 2011 era di 1500 euro lordi, appena superiore alle 3 volte il minimo, avrà una rivalutazione di circa 85 euro al mese e 2.540 euro circa come rimborso per i due anni di blocco 2012 e 2013 e per gli effetti che questi hanno avuto sul 2014. La Corte Costituzionale vuole, finalmente, poter fare “giustizia” dando più valore alla Democrazia e utilizzando con atto di coraggio, il criterio dell’adeguatezza delle prestazioni previdenziali, indicato dall’art.38 della Carta.

Per la Uil dei pensionati territoriale di Brindisi chiede che il Governo Renzi restituisca il maltolto ai 6 milioni di pensionati, che hanno perso 1200 euro ciascuno in un anno. Questa misura, come abbiamo detto, ha dato la possibilità di arricchire i conti dello Stato di circa 1,8 miliardi nel 2012 e di altri 3 miliardi nel 2013. Adesso è, complessivamente, una tegola da restituire ai pensionati pari almeno a 5 miliardi di euro.

È bene, secondo noi, ricordare che nel 2007, nel quadro dell’attuazione sul Welfare del 2007, il governo Prodi tagliò per un anno la perequazione automatica sulle pensioni d’importo superiore a 8 volte il minimo (circa 3,5 euro mensili lordi). La Fornero, invece, nel decreto SalvaItalia, intervenne, in modo permanente, su trattamenti medio-bassi, mettendo in discussione la loro adeguatezza e quindi, i criteri della proporzionalità e della ragionevolezza. Il governo Letta nel 2013, reintrodusse l’adeguamento per le pensioni fino a 6 volte il minimo (ovvero, intorno ai tre mila euro lordi) e ne mantenne il blocco per quelle superiori. Il governo Renzi infine, fino ad oggi non le ha mai modificate.

La Uil pensionati definisce “immorale” l’esistenza ancora di condizioni previdenziali, chiamate Vitalizi, per le cariche elettive e di nomina, che non rientrano nelle norme che si applicano, a tutti gli altri cittadini, visto che i dati riferiti dall’Inps, erogati nel 2014, evidenziano una forte disparità di genere: ben il 64,3% delle pensioni ha un importo inferiore a 750 euro:di cui il 45,2% è per gli uomini, mentre per le donne è del 78,2% e alla presenza di uno scenario che vede circa la metà di noi pensionati vivere con pensioni inferiori ai 1000 euro al mese e di questi circa 2 milioni con meno di 500 euro (al limite della soglia d’indigenza) e circa 3,5 milioni con una pensione tra i 1000 e 1500 euro, che saranno i “nuovi poveri” secondo i dati Inps –Istat. Il Governo dovrebbe intervenire con misure che restituiscano dignità ai pensionati piuttosto che aumentarne l’indebitamento, a partire dall’estensione degli 80 euro per anziani e pensionati nonché alla riduzione della tassazione sulle pensioni che in Italia, come abbiamo detto, oggi, è la più alta tra tutti i Paesi europei. Il Governo applichi subito la sentenza a tutti i pensionati ristabilendo equità e giustizia. L’applicazione della sentenza dando più disponibilità di reddito a milioni di pensionati, è anche un contributo importante alla ripresa dei consumi interni e quindi è un sostegno alla ripresa della crescita e delle attività produttive con beneficio per l’occupazione dei giovani.

Tindaro Giunta

Segretario provinciale Uilp

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