Uilp chiede al Governo di non penalizzare gli anziani.

La Uil pensionati di Brindisi chiede al Governo e al Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin di evitare ancora una volta, a penalizzare gli anziani e in particolare gli ammalati sulle cure.

Noi del sindacato invitiamo i rappresentanti del governo a immaginare come potrebbe essere la società senza i pensionati che non accompagnino i nipotini a scuola, non vadano a fare la spesa per la famiglia, non facciano la coda per pagare le bollette, assistano gli ammalati in casa o che non svolgano attività di volontariato nelle scuole, giardini pubblici, musei, ospedali, ecc.

Il governo non intende arretrare, anzi sui tagli alla spesa sanitaria vuole tirare “dritto come un treno” per presentare tagli minimi del tre per cento dei loro budget su acquisti ospedalieri.

Gli anziani dicono basta agli atteggiamenti discriminatori e persecutori nei confronti delle persone anziane e fine ai messaggi fuorvianti, che realmente chiedono agli ammalati di non curarsi. Gli italiani nel 2013 hanno dovuto pagare 2,9 miliardi in più rispetto al 2010.

Lo Stato li ha privati delle poche risorse messe a disposizione senza avere servizi eccellenti e di qualità, specie nel Mezzogiorno, ma al contrario hanno ricevuto un aumento del 25% di ticket sanitari (su farmaci, diagnostica, specialistica, pronto soccorso). Il Governo e le Regioni vogliono ritoccare lo schema di compartecipazione alla spesa in vigore, intervenendo su indicatori reddituali, tetti di spesa e nuovi criteri di esenzioni.

L’ipotesi del coordinatore degli assessori regionali alla Sanità Luca Coletto è di togliere l’attuale esenzione dal pagamento dei ticket sanitari al compimento dei sessantacinque anni e prevederla solo per anziani con pensioni sociali, patologie gravi, per chi è disoccupato o per le famiglie numerose. La Uil pensionati invita il governo di essere più cauto nelle sue proposte.

Noi sappiamo che la revisione dei ticket è un obiettivo del Patto della Salute da questa estate ed essa è oggetto di discussione e merita la sua attenzione. Tuttavia la Uil pensionati di Brindisi riferisce che l’ammalato merita più rispetto e che i ticket alti stanno allontanando le persone dall’accesso alle cure. Occorre, a tal proposito, valutarla con prudenza e pensare un po’ di più a questa idea assurda in un paese civile come l’Italia.  

Il diritto alla salute è “tutela” per la persona fragile e “benessere” per tutti. L’articolo 32 della Costituzione recita nella sua definizione di tutela, che la salute è nella sua interezza un “atto dovuto” perché è “diritto dell’individuo e interesse della collettività” e dovrebbe “garantire le cure in modo gratuito agli indigenti”.  Tale diritto è rafforzato anche dal comma successivo nell’esplicitazione della sua gratuità, affermando che “la legge non può in nessuna caso violare i limiti imposti della persona umana”. Lo Stato deve garantire alle persone e alle famiglie un sistema integrato di servizi socio-sanitari qualitativi e quantitativi per tutti nella soddisfazione dei bisogni e nel rispetto della dignità della persona umana.

La Uil pensionati territoriale di Brindisi informa il coordinatore Assessore Coletto che i ticket sanitari sono pagati da persone malate o che potrebbero esserlo. Nessuna persona in buona salute si ricovera, si presta a esami di accertamenti oppure assume farmaci solo per dilettarsi.

La realtà è che se c’è un abuso di prescrizioni, il tema riguarda il medico di famiglia. Lui, per il sindacato, agisce secondo coscienza, il giuramento di Ippocrate che lo richiama alla memoria. La diagnosi precoce delle malattie è preventiva perché non solo cura e riduce economicamente i costi del servizio sanitario, ma evita in più i “Viaggi della speranza” e salva la vita umana.

Per quanto riguarda il reddito esiste già un tetto per le persone anziane. L’esenzione dai ticket per gli over 65enni prevede un reddito familiare lordo inferiore a 36 mila euro, mentre gli anziani “benestanti” lo pagano già.

Il sindacato della Uil pensionati si chiede del perché tutto questo? Che cosa vuole il governo? Noi vorremmo ricordare ai rappresentanti che i pensionati che prendono meno di mille euro, non possono rinunciare alle cure e alla diagnosi precoce perché non supportano i costi alla salute e perché i ticket sono troppo alti. La conseguenza è che l’applicazione di ticket elevati sta spostando i cittadini, limitati anche dalle liste di attesa, dalla sanità pubblica a quella privata.

Si vuole riservare il Servizio Sanitario nazionale solo agli immigrati, agli indigenti e agli evasori, purtroppo numerosissimi nel nostro Paese?

Se questo è il solo obiettivo, è bene dirlo e che si apra un confronto in modo chiaro e serio con tutti i cittadini e con le forze sociali.

Noi siamo aperti al confronto e a scendere in Piazza. Non vogliamo un’altra Riforma Fornero, che ha lasciato “Lacrime e Sangue”.

La persona anziana in Italia, in questi ultimi anni, è raffigurata come chi sta “rubando” la pensione, le prestazioni sanitarie, il welfare in generale. Si dimentica, in effetti, che gli anziani, un tempo giovani, hanno reso “grande” l’Italia, il Bel Paese, invidiato da tutti. Oggi, per il Governo, loro sono il vero e unico riferimento per non avere servizi eccellenti oppure solo per pagare le tasse e i contributi previdenziali che gli evasori non corrispondono? Il sindacato ricorda al governo che i pensionati sono loro i maggiori contribuenti italiani perché versano un terzo del conto Irpef e fanno da ammortizzatore sociale per figli e nipoti.

La Uil pensionati territoriale di Brindisi invita il governo, il ministro e il coordinatore di “stare tranquilli”. Gli anziani pensionati attivi non possono fare scioperi, ma sono sempre in grado di scendere in Piazza per rappresentare se stessi e le persone non autosufficienti manifestando e presidiando gli Ospedali. Gli anziani danno alla società, molto di più di quanto ricevono sia sul piano materiale sia su quello morale. Loro chiedono ciò che è possibile. Il loro desiderio non vuole essere “utopia” e neanche un “vuoto assoluto” ma nella richiesta di essere ascoltati con maggiore attenzione e lungimiranza, gradisce rispetto, sicurezza ed essere tutelati nei loro diritti e bisogni come persona e cittadino

Il segretario territoriale di Brindisi

Tindaro Giunta

 

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