Macchia: «Autonomia differenziata, silenzio assordante. I candidati sindaco si esprimano, serve un patto di lealtà col territorio»

In questi giorni si stanno ultimando le liste e definendo le candidature per molti Comuni del Brindisino.

Molti aspiranti alla carica di sindaco si stanno presentando alle rispettive comunità con i relativi programmi e con le loro idee per le città che andranno a governare. Ma su un tema strategico per tutti regna un silenzio assordante: l'Autonomia differenziata.

La Camera del lavoro invita tutti i candidati a pronunciarsi su questo tema che è probabilmente la sfida tra le sfide per chi in questo momento storico del Paese si appresta a governare anche uno dei nostri Comuni.

Vorremmo infatti capire come intendano vincere i problemi dello spopolamento dei nostri territori, delle fughe in altre regioni per curarsi, della ripartizione dei fondi del Piano di ripresa e resilienza,  della creazione delle condizioni per generare lavoro buono e stabile  per i disoccupati e per i nostri giovani, della povertà sociale, educativa, culturale. Vorremmo capire come faranno a colmare i divari tra Nord e Sud del Paese in termini di creazione di benessere sociale ed economico, infrastrutturale, sanitario e via discorrendo se non si esprimono prima e chiaramente sul tema dell'Autonomia differenziata che questo governo sta disegnando per rendere definitivamente incolmabile il divario già esistente in questo Paese tra Regioni più ricche e più povere.

Vogliamo capire intanto se i candidati hanno ben compreso la portata della posta in gioco del cosiddetto «federalismo dei ricchi» che questo governo in maniera scellerata sta portando avanti con l'Autonomia differenziata e soprattutto da che parte stanno e cosa intendano fare. Se vogliono per i territori che aspirano a governare pari dignità e considerazione come per tutte le altre aree del Paese, o se avalleranno questo disegno – rendendosi complici – di certificare che in Italia esisteranno cittadini di serie «A» e di serie «B».

La Camera del lavoro invita tutti ad uscire dal silenzio assordante che regna su questo tema su cui tutti devono misurarsi. E bisogna farlo ora perché occorre un «Patto di lealtà» con ognuno dei territori che si apprestano ad essere governati. I cittadini hanno bisogno di saperlo perché tutte le promesse, gli slanci, le idee di città, i progetti, le sfide per il futuro passano per il «filtro» dell'Autonomia differenziata, un disegno che se portato a compimento vanificherà ogni aspirazione di crescita dei nostri territori. E i primi ad essere in difficoltà saranno proprio i sindaci quando di fronte alle tante richieste dei cittadini amministrati non potranno dare le risposte dovute ai bisogni sempre crescenti delle popolazioni che vogliono governare.

Brindisi 10.4.2023

                            Antonio Macchia

                            Segretario Generale

                            Cgil Brindisi

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