STU Appia Antica Uilp: pensioni ed assegni alle Poste. Il calendario.

Anche per il mese di marzo è stato disposto e lo scaglionamento dei pagamenti in contanti presso gli uffici di Poste Italiane

dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili.

La Stu Appia raccomanda ai pensionati di portare con sé il Green Pass, ma è necessario avere anche Buonsenso.

Nell’ordinanza si leggono le motivazioni: “Allo scopo di consentire a Poste Italiane S.p.A. la gestione dell’accesso ai propri sportelli dei titolari per il diritto alla riscossione delle prestazioni previdenziali corrisposte dall’Inps in modalità compatibili con le disposizioni in vigore adottate allo scopo di contenere e gestire l’emergenza epidemiologica da COVID-19, salvaguardando i diritti dei titolari delle prestazioni medesime, il pagamento dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili del mese del mese di marzo 2022 è anticipato dal 23 febbraio 2022 al 1° marzo 2022″.

Il pagamento avverrà dal 23 febbraio al 1° marzo, in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione, secondo il seguente calendario:

Mercoledì 23 febbraio

A-B

Giovedì 24 febbraio

C-D

Venerdì 25 febbraio

E-K

Sabato 26 febbraio

L-O

Lunedì 28 febbraio

P-R

Martedì 1° Marzo

S-Z

Trattandosi esclusivamente di un’anticipazione del pagamento, il diritto al rateo di pensione si matura comunque Trattandosi esclusivamente di un’anticipazione del pagamento, il diritto al rateo di pensione si matura comunque il primo giorno bancabile del mese, e cioè il 1° febbraio.

In tutto il territorio nazionale i titolari di Conto BancoPosta, Libretto di Risparmio o Postepay Evolution, possono richiedere gratuitamente l’accredito della pensione.
Chi possiede una carta Postamat, una Carta Libretto o una Postepay Evolution può prelevare in contanti da oltre 7.000 Postamat, senza recarsi allo sportello.
Si ricorda inoltre che Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali e che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non può essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un Libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione. In base alla convenzione sottoscritta, i Carabinieri si recano presso gli sportelli degli uffici postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari interessati alla richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta.

La Stu raccomanda ai pensionati di portare con sé il Green Pass, che è obbligatorio negli uffici postali. Si chiede, però, agli uffici postali buonsenso perché il ritirare la pensione pone un problema “non di principio, ma di possibilità effettiva”, dovuto ai molti pensionati soprattutto i più anziani che hanno difficoltà a scaricare e stampare il certificato”.

La Stu Appia ricorda agli interessati che si ha tempo fino al 28 febbraio per fare domanda e dare continuità con l’Assegno Unico alle prestazioni che da marzo non più erogate come Assegno Temporaneo e detrazioni in busta paga.

La Stu Appia informa i pensionati che è in corso il confronto sulla riforma delle pensioni fra Governo e sindacati. L’obiettivo è di offrire alle persone maggiori possibilità di accesso alla pensione rispetto all’attuale regolamentazione prevista dalla legge Fornero.

La Uil pensionati non usa mezzi termini sul confronto nella misura previdenziale proposta dall’esecutivo per superare quota 100, perché la quota 102, proposta per solo il 2022 non risolve il problema “scalone”, ma pare una sorta di beffa, infatti pochissimi, avendo aumentato l’età anagrafica, riusciranno ad accedervi.  Non affronta di conseguenza  il problema, ma lo aggira ed è solo un palliativo.

Sull’ape sociale la Uil pensionati chiede la necessità di destinare risorse adeguate per consentire una piena efficacia della misura. Nello specifico bisogna ridurre il paletto di contributi per i gravosi, perché penalizza molte delle professionalità interessate a partire dai lavoratori dell’edilizia e dell’agricoltura.

Il segretario responsabile

Tindaro Giunta

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