Uil informa iscritti su pagamento pensioni mese di Agosto.

La Uil Pensionati informa gli iscritti che nel mese di agosto, salvo comunicati dell’ultimo minuto,

il pagamento delle pensioni dovrebbe seguire il calendario ufficiale, sancito dalla circolare n.147 del dicembre 2019.

In caso contrario il pagamento potrebbe essere per:

  • 1° agosto, per chi è titolare di un conto Banco Posta, di una PostePay Evolution o di un libretto di Risparmio Postale;
  • 3 agosto, invece per chi riceve l’accredito della pensione direttamente sul conto corrente bancario e deve aspettare il primo giorno bancabile.

Bisognerebbe, altrimenti, rispettare le norme anti-covid e il pagamento delle pensioni di agosto avverrebbe tra il 27 e il 31 luglio.

Per i 2,8 milioni di pensionati e pensionate l’Inps comunica che, anche per il prossimo mese di agosto, pagherà la rivalutazione completa dei trattamenti pensionasti, compresi tra 3 e 4 volte il trattamento minimo (tra 1539 e 2052 euro), (un aumento di circa 79 euro medio annuo).

Per gli invalidi civili, con la conversione in legge del Decreto Rilancio da parte del Senato, è stata incrementata la pensione per chi ha un reddito annuo pari o inferiore a 6.713,98, ed ha un’inabilità totale e permanente (invalidi totali).

I beneficiari dovrebbero ricevere una pensione aggiornata, già dal pagamento di agosto, a 516 euro mensile.  Per chi ha, invece, un reddito superiore e non oltre i 16.982, 49 euro annui, l’importo dell’assegno pensionistico rimane di 285,66 euro al mese.

Infine occorre rammentare ai liberisti che l’Italia è per un’Europa equa, unita e solidale e che la Uil: “Al Premier olandese, Rutte, vuole ricordare che, in Italia, la percentuale della spesa per le pensioni sul Pil è inferiore alla media europea. Se appare diversamente, è perché non si è ancora provveduto a separare la previdenza dall’assistenza” (Pierpaolo Bombardieri, segretario nazionale della Uil).

Il segretario della Uil pensionali Carmelo Barbagallo rafforza la tesi del segretario nazionale della Uil nel dire che: “È fondamentale far partire subito la Commissione di studio sulla classificazione e comparazione a livello europeo e internazionale della spesa pubblica nazionale per finalità previdenziali e assistenziali. In questo modo si potrà arrivare finalmente alla separazione tra previdenza e assistenza e dimostrare che la spesa per la previdenza in Italia è sotto il 12%, perfettamente in linea con quella delle altre nazioni europee”.

Infine il segretario della Uil pensionati Barbagallo suggerisce al Governo che: “La previdenza debba continuare a essere pagata con i contributi, mentre l’assistenza deve essere pagata interamente con la fiscalità generale”.

In ultimo si rammenta ai politici che i pensionati italiani in questo nuovo millennio hanno subito da governo quattro riforme previdenziali (Maroni 2004, Damiano 2007, Sacconi 2010 e Fornero 2011). Queste riforme, in un periodo di crisi economica, hanno lasciato agli anziani una traccia di “lacrime e sangue”, mentre lo Stato ha potuto e può ancora risparmiare - dal 2004 al 2050 - sessanta punti di Pil pari a circa 900 miliardi di euro. Mi auguro che in attesa di una nuova riforma che si rispetti in modo strutturale, come riferisce il segretario nazionale dei pensionati Carmelo Barbagallo, “il principio della flessibilità nel sistema previdenziale” che abbassi le tasse per i pensionati, com’è avvenuto in Grecia e in Portogallo.

La Uil pensionati di Brindisi augura agli anziani e alle persone non autosufficienti di fare attenzione alle truffe e raggiri in periodo di riscossione della pensione e, se vi fosse qualche sospetto, di telefonare subito alle forze dell’ordine.

Il segretario responsabile della STU Appia Antica

Tindaro Giunta

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