Rinnovo Consiglio e Presidenza Società Storia Patria.

Alla Presidenza si candida Giacomo Carito e nel Consiglio Giuseppe Marella e Domenico Urgesi.

 

Carissimi amici della sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia,

dopo molte incertezze, dovute nell'essenziale alla consapevolezza che è cosa ben diversa dall'avere la responsabilità di una sezione quella d'essere presidente della Società di Storia Patria per la Puglia, sono sceso in campo, confortato dal sostegno e dalla spinta offertami da moltissimi amici.

La candidatura scaturisce dall'ormai indilazionabile e necessario rinnovamento che deve investire la Società perché sia pari alle sfide che offre la contemporaneità. Mi permetto perciò di sottoporre alla vostra attenzione il programma redatto col concorso di moltissimi studiosi pugliesi, che sarà realizzato in caso di mia elezione e che potremo discutere nel corso della nostra assemblea il prossimo 24 maggio. Ricordo che sono candidati al consiglio direttivo due nostri soci: Giuseppe Marella e Domenico Urgesi.

Un cordiale saluto e un buon fine settimana

Giacomo Carito

Manifesto per il rinnovamento e rilancio della Società di Storia Patria per la Puglia

A quasi 70 anni dalla trasformazione della Deputazione di Storia patria per le Puglie in Società di storia Patria per la Puglia (28 maggio 1950), occorre rinsaldare i rapporti fra la Sede centrale e le sedi periferiche, mediante un rapporto funzionale e tematico, a partire da una profonda riflessione, in ogni sede, sulle funzioni odierne del nostro sodalizio, nell’età di internet e dell’informazione digitale. Tali riflessioni dovranno confluire in un Convegno (itinerante) che celebri il 70° anniversario della fondazione della Società il cui scopo fu ed è la costruzione dell’identità nazionale tramite la conoscenza della storia locale tradottasi  nella raccolta di documenti e materiali.. La riflessione, sui rapporti tra storia locale e storia nazionale ricorre frequentemente nell’agenda della storiografia italiana. Meno frequente tuttavia appare essere stato, negli ultimi anni, l’intervento della Società di storia patria, istituzione  votata alla ricerca sulle fonti locali e regionali, che sembra aver perduto occasioni e momenti di visibilità nel panorama scientifico.

A tal fine appare necessaria e indispensabile l’attività conoscitiva consistente nel predisporre un questionario da sottoporre a tutti i soci attivi, al fine di acquisire informazioni in ordine alle loro competenze (informatiche, linguistiche e di ricerca), ai loro interessi di studio, nonché alla posizione lavorativa e ad eventuali incarichi istituzionali ricoperti nell’ambito di enti pubblici, fondazioni o istituti privati. Tutte queste informazioni consentiranno di valorizzare il ruolo ed il contributo di ogni singolo socio all’interno della Società e delle sue diramazioni periferiche.

  1. Revisione dello Statuto. Nell’immediato proseguimento di tali azioni, sarà necessario istituire un Comitato per la revisione dello Statuto, che acquisisca i risultati dei suddetti approfondimenti e li traduca in norme atte a favorire la massima partecipazione dei soci alla vita della Società. Occorre individuare le lacune e le norme “inattuali” dello statuto ed elaborare un progetto di modifica da sottoporre all’assemblea dei soci (previa approvazione del C.D.). Il Comitato dovrà inoltre provvedere ad elaborare un regolamento comune a tutte le Sezioni che sarà parte integrante dello Statuto.
  2. Sezioni Tematiche

Riteniamo infatti che la Società debba favorire le attività di ricerca e di studio sul territorio regionale, basando le iniziative proprio sui programmi delle Sezioni Tematiche, che debbono svolgere un compito di raccordo tra centro e periferia. La loro funzione appare di grande importanza, in quanto ad esse andrebbe fatta risalire la intera progettualità della SSPP nei campi specifici loro assegnati. Esse dovranno essere attentamente monitorate, affinché possano garantire gli impegni presi.

A tal fine sarà necessario prevedere adeguato sostegno economico.

  1. Ricorrenze storiche. Al fine di una maggiore connessione tra l’attività della sede centrale e delle sezioni periferiche e tematiche, la sede centrale deve proporre iniziative che contribuiscano all’approfondimento delle tematiche storiche unificanti, individuando ricorrenze celebrative significative nell’ambito del territorio pugliese.
  2. Progettazione del sito web: Di fondamentale importanza appare un restyling del sito web della Società, che dovrà contenere in primo luogo l’elenco aggiornato di tutti i soci, accompagnato dai singoli curricula e delle pubblicazioni in pdf.

Dovranno inoltre essere create delle pagine relative all’attività delle singole sezioni e alle riviste e alle collane della società, inserendo on-line quantomeno gli indici delle riviste e delle opere monografiche e collettanee.

Dovrà inoltre avviarsi un’opera di digitalizzazione dei volumi e delle collane esaurite da poter rendere disponibili on-line, nell’ottica di affiancare il digitale al cartaceo. Inoltre devono essere create delle pagine relative ad ogni singola attività editoriale della SSPP: riviste e collane, inserendo gli indici delle stesse e i titoli delle opere monografiche e collettanee.

È proprio con l'intento di perseguire con coerenza gli stimoli e le innovazioni della ricerca scientifica che la Società di storia patria deve porsi l'obiettivo di rispondere adeguatamente anche alla sfida lanciata dalle nuove possibilità della comunicazione telematica e degli straordinari strumenti messi a disposizione dai mezzi digitali.

  1. Riviste e collane monografiche: Fermo restando che la Direzione delle Riviste e delle Collane spetta al Consiglio Direttivo, è necessario provvedere ad adeguare le pubblicazioni della Società agli attuali criteri ANVUR, anche al fine di rendere appetibile l’accesso ai più giovani. Pertanto occorre elaborare un riassetto delle riviste e delle collane della Società, dotando le stesse di un Comitato scientifico (costituito da esperti di settore o referee che dovranno valutare le pubblicazioni – saggi, opere monografiche e collettanee – secondo procedure da stabilire in un regolamento comune a tutte le pubblicazioni della SSPP), e di un Comitato di redazione operativo/esecutivo.

A tal fine sarà opportuno istituire una Sezione Giovani, alla quale dare visibilità anche sul sito web.

Quest’anno ricorre il 70° anniversario della fondazione dell’ASP, dalla fusione di «Japigia» e «Rinascenza salentina». Riteniamo che si debba programmare un convegno con sessioni itineranti, per celebrare la ricorrenza.

  1. Rivista TARAS

L’ultimo numero della Rivista TARAS è stato edito nell’aprile 2016 (nr. XXXV,2015) e pertanto la pubblicazione sta registrando un preoccupante ritardo, dovuto a diverse problematiche che necessitano di essere affrontate con urgenza: 1. verifica della piena legittimità della cessione della testata alla SSPP; 2. mancata registrazione della stessa presso il Tribunale di Taranto a partire dal 2011; 3. variazione del Direttore Responsabile; 4. costi di pubblicazione; 5. iscrizione all’ANVUR (l’ultimo numero è stato già adeguato alle prescrizioni dello stesso, con abstract e codice etico).  A fronte di detti punti critici si osserva che la rivista suscita ancora una forte aspettativa nel mondo scientifico, in particolare nei giovani archeologi che vedono in esso uno strumento più immediato di partecipazione rispetto alle opportunità offerte dalle riviste universitarie (lunghi tempi di attesa).

  1. Intercettazione/Reperimento Fondi Europei e Nazionali/Regionali per Progetti di ricerca:

L’attuale difficoltà di reperire fondi per finanziare la ricerca necessita l’affinamento di competenze atte ad intercettare fondi che possano finanziare progetti di carattere culturale che potrebbero interessare tutti i soci ed in particolare per il consolidamento e la digitalizzazione della biblioteca. 

I soci potrebbero sostenere la Società, senza alcun aggravio, apponendo la propria firma e il numero del codice fiscale della nostra Associazione. nell'apposito spazio della dichiarazione dei redditi riservato al sostegno delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS).

  1. Rapporti con Università e Centri di ricerca Italiani e stranieri:

Il gruppo dovrà creare convenzioni e accordi di programma con Università, Dipartimenti e centri di ricerca italiani e stranieri attraverso i quali poter coinvolgere i soci interessati secondo le rispettive competenze in specifici progetti di studio e ricerca. Il gruppo potrebbe prevedere sotto-sezioni specializzate che possano curare i rapporti con diverse aree geografiche: nord-Europa, paesi del Mediterraneo, etc.

  1. Coordinamento e monitoraggio delle attività delle Sezioni:

La necessità di monitorare e coinvolgere le Sezioni nelle attività della Società, sarà necessario istituire un organo di raccordo, che avrà il compito di richiedere rapporti periodici alle singole sezioni, al fine di coordinare le attività ed evitare duplicazioni. Sarà opportuno dare informazione a tutti i soci delle attività svolte anche dalle sezioni locali. Infatti, spesso accade che le stesse sezioni locali non diano ampia informazione delle attività svolte neppure agli stessi soci del territorio.

  1. Premi e riconoscimenti scientifici: Si propone di consolidare i premi istituiti dalla società: in particolare il Premio Petraglione, già istituito nei primi anni ‘50 dal primo Presidente (Pier Fausto Palumbo) e oggi ripreso, per impulso degli eredi Petraglione, nonché il Premio De Robertis, la cui ultima edizione risale al 2014, che potrebbe essere ripreso per impulso della società stessa, anche come mero riconoscimento scientifico.

In tale ottica sarà necessario conferire ai premi maggiore importanza in ambito accademico e culturale, in modo da ridurre la dimensione esclusivamente economica degli stessi e potenziare il valore del riconoscimento scientifico, oggi particolarmente richiesto in ambito concorsuale.

  1. Amministrazione sede centrale

La gestione della sede centrale necessita di una indispensabile organizzazione. Occorrerà interrogarsi sulle varie funzioni da assolvere (gestione posta digitale e cartacea, spedizione libri, archiviazione, sito web, apertura sede e biblioteca, aggiornamento elenco soci, ecc.) in modo da prevedere una figura stabile che assolva quantomeno alle funzioni di segreteria.

  1. Biblioteca

Particolare attenzione deve essere riservata alla biblioteca, nell’ottica di completare l’opera di catalogazione nei circuiti digitalizzati sia per curare e promuovere gli scambi con altre istituzioni.

Inoltre appare indispensabile procedere al riordino generale della Biblioteca e del patrimonio bibliografico, anche al fine di avviare un proficuo rapporto di collaborazione con l’Ateneo di Bari, con il quale elaborare possibili soluzioni di gestione congiunta della biblioteca

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