La M: era ora Sindaco, il frantoio sia solo l'inizio.

Bene, bravo, ma ora attendiamo il bis sig. Sindaco.

 

Certamente condivisibile è la sua decisione di togliere il frantoio al GAL, che in questi anni non solo non si è occupato della sua gestione ma che anzi lo ha deturpato con delle strutture in legno che ne hanno nascosto la struttura, la pietra e in sostanza la storia. Il frantoio in questi anni è stato quasi sempre chiuso ed inesorabilmente lasciato al buio ed è giusto che un bene di tale importanza sia restituito alla Città per essere poi valorizzato e divenire punto di attrazione turistica.
Quello che sommessamente le consigliamo sig. Sindaco è di non fermarsi qua: quante strutture comunali sono di fatto inutilizzate da chi le gestisce? L’assessore al ramo, a nostro avviso, dovrebbe periodicamente incontrare i gestori di tali beni pubblici, per valutare modalità di gestione, progettualità presente e futura e (forse soprattutto) quanto il “bene” sia stato reso usufruibile ai mesagnesi. Scoprirà, con un minimo di occhio critico, che i gestori di tali beni sono bravissimi nell’intercettare fondi per finanziarsi, ma molto meno bravi nel restituire il “bene” alla città.
E così, mentre i nostri ragazzi passano le serate a bighellonare dinanzi ai distributori di bevande energetiche, le porte dei “beni comunali” restano chiuse, pronte a riaprire solo quando vi è da ospitare qualcuno nel salotto buono della città.

Coraggio Sindaco, tutte le volte in cui interverrà per porre fine a situazioni di stallo incancrenite da prese di posizione di vecchi elefanti della politica, troverà - non solo noi - ma tutti i mesagnesi a ringraziarla.

Il Direttivo de La M.

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