Dai Messapi a Gerusalemme un itineraio storico-culturale lungo la linea del tempo.

Martedì 14 gennaio si è svolto a Novoli un incontro sul progetto “Way to Jerusalem”; in città si respira già da settimane la buona eccitazione che accelera i riti quotidiani e che conferisce al piccolo comune salentino il fermento per l’evento folkloristico/religioso legato al culto di Sant’Antonio Abate, la famosa Fòcara.

Il GAL Terra dei Messapi, ospite nel territorio del GAL Valle della Cupa, nel bellissimo e pregiatissimo contest del teatro comunale novolese, ha partecipato all’incontro organizzato dall’associazione dall’Università del Salento per sostenere e scoprire meglio il progetto che intende costruire un itinerario culturale sulle antiche vie di devozione che portavano i pellegrini di tutta Europa fino in terra santa.

Il coordinamento dei lavori mattutini è stato curato dalla Prof.ssa Anna Trono dell’Università di Lecce e al tavolo dei relatori si sono alternati i rappresentanti dei paesi partner come Bulgaria e Croazia che, insieme all’Italia presenteranno il progetto mirato a creare l’itinerario culturale “The way to Jerusalem: Maritime, Cultural and Pilgrimage Routes”.

Un itinerario che dopo il XV secolo non è più stato percorso, al contrario a d esempio del camino verso Santiago de Compostela tutt’oggi molto seguito. Quest’ultimo infatti, è percorso quotidianamente da moltissimi pellegrini che cercano di ritrovare la propria spiritualità o che intraprendono un cammino di fede religiosa. Attraverso il percorso spirituale, il viaggiatore attraversa inevitabilmente realtà differenti incontrando usi e costumi tipici dei luoghi come anche differenti paesaggi e tipicità enogastronomiche locali. Questi elementi vanno involontariamente a costituire un para-itinerario che spinge il viaggiatore a conoscere pezzi di mondo fino ad allora sconosciuti. Anche se il tragitto di queste strade spirituali è rimasto invariato nei secoli, c’è da precisare che le abitudini umane si sono via via evolute, grazie anche alle differenti tecnologie, andando sempre più ad intrecciarsi con le più antiche abitudini religiose. Per questo oggi parlare di percorsi di fede e turismo non è più considerato un concetto blasfemo, bensì, è necessario fornire servizi adatti a chi intende continuare a seguire i sentieri della fede nel XX secolo.

Ecco perché è necessario studiare degli itinerari che coinvolgano e rendano partecipi della loro stessa attuazione gli operatori locali sui differenti livelli, dalla pubblica amministrazione all’artigianato locale e i servizi turistici. Ciò significa che il sistema territorio deve saper riconoscere e prepararsi ad accogliere un altro specifico target di individui che usufruisce dei servizi territoriali seppur con uno spirito non legato esclusivamente al divertimento e alla vacanza. Proprio così, anche questo determinato cluster di persone è identificato con una tipologia di turismo particolare, il turismo religioso. Anche i pellegrini, seppur inseguendo i segni della fede avranno bisogno di mangiare, dormire, dei servizi essenziali per la persona, di acquistare beni di prima necessità, ecc.

Già approfonditamente discusso dagli accademici presenti all’incontro a Novoli, da questo tema il GAL Terra dei Messapi trae importanti spunti per la definizione dei suoi itinerari tematici così come specificato nel piano di sviluppo locale 2007/2013. “In questo modo gettiamo delle radici solide affinché nella prossima programmazione potremo definire le strategie di crescita con più stake holders di quanti non ne abbiamo avuto nella precedente fase di definizione strategica” precisa il presidente Damiano Franco. “Già con l’iniziativa Territori Attivi avviata con la presentazione dei progetti vincitori del bando Principi Attivi 2012 a dicembre scorso, abbiamo voluto chiarire la nostra volontà di tenere sotto osservazione ogni cosa che si muove sul nostro tessuto sociale ed economico perché soltanto insieme possiamo costruire quella rete che farà realmente crescere tutto il territorio”.

Il 2014 porterà a definire le strategie di sviluppo del territorio studiate giorno dopo giorno ascoltando tutte le persone che abbiamo incontrato. Ora manca la fase di confronto pubblica dove verificheremo se il nostro benchmarking risponde alle reali necessità degli operatori locali. A breve il GAL tornerà ad organizzare tavoli di discussione pubblica dove, come sempre, chiunque potrà partecipare e dare il proprio contributo per la realizzazione degli itinerari turistico-ricettivi rurali.

L’invito è come sempre quello di continuare a lavorare coesi e seguendo un unico obiettivo.

Dott. Cristiano Legittimo

 

Resp. Comunicazione e Marketing

 

GAL Terra dei Messapi

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