Domenica la "prima" del "Barocco festival": a San Vito la "Zenobia in Palmira"

Si alza il sipario sulla XVIII edizione del «Barocco Festival Leonardo Leo»,

la rassegna di musica antica dedicata al grande maestro di San Vito dei Normanni e alla scuola napoletana del Seicento e Settecento, alla Napoli capitale mondiale della musica, come la definì Charles de Brosses, magistrato e umanista francese. E si comincia proprio con un’opera di Leonardo Leo, il dramma in tre atti «Zenobia in Palmira», domenica 23 agosto alle ore 21, nel Chiostro dei Domenicani nella città natale del musicista, San Vito dei Normanni. L’opera, che nella scrittura originale dura tre ore e mezza, è stata ridotta a un’ora e mezza ma conserva, in sintonia con le scelte registiche, il ritmo, la costruzione e lo sviluppo della trama.

Il Festival, ideato e diretto dal M.O Cosimo Prontera, riprende il suo percorso proprio a San Vito, culla del suo figlio illustre e anche di una manifestazione che, come è stato sottolineato nel corso della conferenza di presentazione di mercoledì scorso, varca la soglia dei diciotto anni per compiere un più ampio giro d’orizzonte.

Un’opera su Palmira, dunque, la città della mitica regina Zenobia, bella, dotta e spregiudicata, per molti aspetti simile a Cleopatra, che conquistò l’Egitto e osò sfidare Roma. Sotto il suo regno Palmira divenne un luogo di tolleranza, in cui religioni molto diverse tra loro convivevano in pace; un luogo di cultura, in cui le arti erano esercitate liberamente. La stessa Palmira, oggi centro della Siria centrale, che custodisce antiche rovine classificate nel 1980 dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità e oggi in gran parte sotto il controllo dello Stato islamico. Lo spettacolo celebra in musica la bellezza di una terra, la «Venezia di sabbia», i suoi tesori culturali, trasformata in capitale dell’orrore con il dilagare della barbarie islamista.

L’opera composta da Leonardo Leo su libretto di Apostolo Zeno e rappresentata per la prima volta il 13 maggio 1725 nel «Teatro San Bartolomeo» di Napoli, fu dedicata al cardinale Michele Federico d’Althann, nobile boemo destinato viceré di Napoli nel 1722.

La principessa guerriera Zenobia, scampandolo alla spada del generale Farnace, salva la vita a Odenato, re di Palmira, colpevole di aver rifiutato di sposare Aspasia, figlia del re persiano Sapore. Odenato si innamora della bella paladina, ma Zenobia gli svela un inquietante segreto, quello di aver fatto voto di sposare solo chi l’avesse battuta in duello. Odenato sprofonda allora nella disperazione, perché la conquista del suo amore richiederà la sua stessa morte, o quella della sua amata. Odenato e Zenobia si affrontano nell’anfiteatro di Palmira, il nobile riesce a disarmare la guerriera, ma subito le rende l’arma e coraggiosamente getta la sua spada. Rinunciando a ogni difesa le porge il petto, pronto a essere trafitto per amore. Zenobia si dichiara vinta non dalle armi ma dal cuore gentile di Odenato e consacra il duello al trionfo della pace e dell’amore.

Il M.O Cosimo Prontera dirigerà l’orchestra barocca «La Confraternita de’ Musici», con la regia di Stefania Panighini, in una delle composizioni drammatiche più riuscite di Leonardo Leo, che nella stesura abbandona i classici stilemi tardo barocchi per far mostra dei virtuosismi e valorizzare la linea melodica, valori tipicamente italiani e napoletani.

 

ZENOBIA in PALMIRA
opera su libretto di Apostolo Zeno
musica di Leonardo Leo

Personaggi ed interpreti
Zenobia: Agata Bienkowska mezzosoprano
Farnace: Alessandro Giangrande tenore

Orchestra barocca La Confraternita de’ Musici
Cosimo Prontera
direttore
Rosario Altavilla attore
Stefania Panighini regia

Prima esecuzione in tempi moderni

Si comincia alle ore 21.00

Durata: 90 minuti

Ingresso gratuito

Info: baroccofestival.it - 347 0604118

 


Brindisi, venerdì 21 agosto 2015

 

Ufficio Stampa «Barocco Festival Leonardo Leo»

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