Un Carnevale 260 anni e non li dimostra.

Si replica oggi, quindi domani, a San Pietro Vernotico, quasi a gemellarsi con una tradizione degna quanto quella locale.

Infine, si chiude in bellezza, il giorno di Martedì grasso nuovamente nella città messapica con una festa conclusiva, che - tempo permettendo - vuole far sì che con lo scoccare delle ultime ore di quel giorno il carnevale 2015 “muoia contento”. Anche perché, giungere al 260° anno di vita non è cosa semplice. È proprio questo il programma che l’associazione di Promozione Territoriale e Sociale, “La Scatola Magica” ed il rimanente gruppo della ex associazione Carnevale Mesagnese, intendono svolgere per la 260° edizione del Carnevale Mesagnese 2015, che ha vissuto il suo prologo domenica scorsa tra due ali di folla, che confermavano l’attesa. «Grazie alla sinergia delle forze, all’immenso impegno ma soprattutto alla caparbietà del gruppo siamo riusciti anche quest’anno a riproporre la sentita manifestazione - spiega Carlo Blasi, il presidente de “La Scatola Magica” La nostra associazione era nata per valorizzare altri momenti di socialità legati al mondo agricolo quali gli eventi legati al giorno di San Martino ed al ciclo della vendemmia, ma poi, abbiamo aderito all’invito di chi voleva far rivivere questa tradizione. Diciamo pure che tutto ha avuto inizio il 21 gennaio scorso ed in poche settimane abbiamo fatto tutto». Pensiamo a collegarlo con altre iniziative che annunceremo a breve, perché inserite nell’Estate mesagnese che vorremmo iniziasse a fine maggio». Ma quale sarà il Carnevale più bello? «Quello mesagnese e quello che andremo a programmare concluso questo. A marzo si ricomincia, perché tutti devono avere il tempo necessario per essere al top delle loro performances». E Blasi sente di ringraziare «tutta l’Amministrazione comunale, in l’Ufficio Spettacolo tutto, che hanno creduto in noi». «Credere in questa manifestazione significa credere nelle potenzialità di questo territorio - ha commentato l’assessore Castrignanò -. Non si tratta solo di un recupero della tradizione, che già è cosa importante, ma di un impegno sul fronte della promozione del territorio dal punto di vista culturale e turistico. Mesagne e le sue radici culturali, umane e professionali come punto di riferi-mento per molta gente».

(Angelo Sconosciuto)

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