Bene Comune: Scoditti, ma ci faccia il piacere?

Partecipazione e democrazia attiva? Scoditti, ma ci faccia il piacere!
Mesagne Bene Comune presenterà nei prossimi giorni un esposto presso la Procura della Repubblica al fine di verificare la legittimità degli impianti fotovoltaici in località “Masseria la Cattiva” e “Masseria Vasapulli”, entrambi localizzati in agro di Mesagne.
Gli impianti in località “La Cattiva” sarebbero stati autorizzati nonostante si trovino in un'area indicata dal PUTT (Piano Urbanistico Territoriale Tematico) come area a tutela integrale.
Anche gli impianti in località “Vasapulli” sembrerebbero ricadere presso un reticolo idrografico tutelato dal PUTT.
La nostra associazione nasce per creare momenti di dibattito, aggregazione, partecipazione e mettere in rete le molteplici esperienze del territorio, non certo per scrivere esposti e rivolgersi alla Procura della Repubblica.

Abbiamo sollecitato il Sindaco Scoditti con un'interrogazione del 07 ottobre 2014 a verificare la legittimità degli impianti senza alcuna risposta.
Lo Statuto della Città di Mesagne nell'art 32 recita “chiunque, singolo o associato, può rivolgere al Sindaco interrogazioni in merito a specifici problemi” e “la risposta all'interrogazione deve essere motivata e fornita entro 30 giorni”.

Abbiamo invitato il Sindaco Scoditti a redarre il censimento dei terreni comunali inutilizzati per destinarli a disoccupati e soggetti svantaggiati per favorire l'accesso ai giovani all'agricoltura e contrastare l'abbandono dei suoli. Censimento che per la legge regionale 26 del 20 maggio 2014 doveva essere effettuato entro 6 mesi.
Nessuna risposta.
Nonostante ciò lo stesso Scoditti si lamenta a mezzo stampa della scarsa partecipazione all'iniziativa “cittadini interattivi”, chiedendosi per quale motivo le associazioni non siano intervenute e avanzando il sospetto che queste si attivino solo strumentalmente per agitare le acque.
A tal proposito teniamo a sottolineare che la nostra associazione non è stata invitata e che in tanti si sono chiesti in che modo sia stata gestita la comunicazione relativa all'iniziativa, sconosciuta a gran parte della città.
Noi ci chiediamo: qual'è l'idea di partecipazione che ha il nostro sindaco? 
Le istanze che vengono dalla comunità sono sistematicamente ignorate, chi le propone viene pubblicamente apostrofato come un rompiscatole da social network, un livoroso impostore, un perdigiorno.
Le associazioni hanno espresso in questi anni idee e progettualità, mettendo a disposizione dell'amministrazione e della città il loro impegno: la valorizzazione del centro storico e del patrimonio culturale e monumentale, la difesa dell'ambiente, il rilancio del tessuto produttivo commerciale, artigianale e agricolo, la promozione di pratiche di scambio, riuso e riciclo.
Scontrandosi con un muro di gomma e di arroganza.
Sospettiamo che l'idea di partecipazione del Sindaco e della sua Amministrazione sia vincolata al “quando lo dico io, come lo dico io e soprattutto se lo dico io”.
Noi preferiamo di gran lunga quella di Giorgio Gaber: Libertà è Partecipazione!

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