Mesagne Bene Comune: comunicato stampa su tutela della salute.

Si è appreso dalla stampa che la Regione Puglia avrebbe finanziato con 100.000€ un progetto presentato dal Comune di Mesagne

nel 2018 ‘per realizzare interventi operativi in materia di tutela della salute umana, monitoraggio e controllo ambientale nel territorio mesagnese’. Si apprende inoltre: ‘Grazie all’utilizzo di queste risorse sarà possibile predisporre un report su ambiente e salute nel territorio di Mesagne, in collaborazione con l’Asl, l’Arpa e l’Ares.’

Non si conoscono i dettagli del progetto ma si può ragionevolmente ritenere che alcune evidenze riscontrate negli anni precedenti a Mesagne, che di seguito si richiamano, abbiano avuto un ruolo di stimolo delle amministrazioni coinvolte.

Nel gennaio 2016 ARPA-Puglia ha pubblicato il rapporto dal titolo “Valutazione modellistica della qualità dell’aria nella regione Puglia – Anno 2013”, nel quale sono riportati i risultati di modelli matematici impiegati per valutare la qualità dell’aria in tutta la regione Puglia. I modelli matematici integrano le informazioni delle centraline di monitoraggio laddove queste non sono presenti o per quegli inquinanti che non rilevano.

In alcuni comuni del brindisino, in particolare a Mesagne e a Latiano, alcuni inquinanti sono stimati in concentrazione superiore alle aree industriali di Brindisi e Taranto. Nei due comuni, è particolarmente critica la stima della concentrazione del Benzo(a)pirene, sostanza classificata dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (IARC) come cancerogena certa. Il modello di Arpa-Puglia, infatti, stima valori superiori all’aria industriale di Taranto e al valore obiettivo annuale di 1.0 ng/m3 indicato dalla legge (D.Lgs. 155/2010). Gli autori del rapporto attribuiscono i superamenti alla combustione di biomassa.

Il 4 luglio 2017 la Regione Puglia ha reso pubblico lo studio di coorte su 7 comuni del brindisino noto come ‘studio Forastiere’ in cui Mesagne registrava eccessi di mortalità per tutte le cause e per tumori.

In attesa di conoscere il progetto abbiamo l’impressione che si tratterà di un lavoro chiuso nelle stanze del Comune e delle Agenzie Regionali, senza il confronto con i cittadini. Si spera di essere smentiti.

Non si può non rilevare però che evidenze così preoccupanti provenienti dalle medesime Agenzie regionali abbiano a 3 e 4 anni di distanza dalla loro pubblicazione prodotto soltanto un finanziamento per produrre un altro rapporto. Interventi a tutela della salute pubblica potevano e dovevano essere attuati (e possono ancora) a costo zero subito dall’amministrazione comunale come la riduzione del traffico veicolare e la facilitazione della mobilità attiva e pubblica (bici, bus ecc). In altre parole se il rischio c’è, più che studiare ancora bisogna attuare misure concrete di abbattimento dell’inquinamento per fare vera prevenzione.

Gino Stasi

MESAGNE BENE COMUNE

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.