ISBEM entra nel suo 6° triennio: buon compleanno per i primi 15 anni.

L’Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo ha compiuto 15 anni (fondato a Brindisi il 25 Maggio 1999) ed ha rinnovato il suo Consiglio di Amministrazione come previsto dallo Statuto, a valle di ogni triennio.

ISBEM, oggi, è un riferimento significativo per diffondere la cultura connessa alle problematiche della Salutee dell’Ambientesia nelle Istituzioni che nelle nostre comunità. Consolidata con la promozione di molteplici attività scientifiche e formative, tale cultura ha consentito di ottenere buoni risultati, essendosi sviluppate nel territorio competenze specifiche che incidono positivamente sulla sinergia e sull’interdipendenza fra Ambiente e Salute.

In 15 anni, grazie ai Soci Fondatori (5), ai Soci attuali (32), ai lungimiranti Consiglieri di Amministrazione (5) ed ai tantissimi giovani/senior che hanno messo ingegno, generosità e altruismo, ISBEM ha accumulato una lodevole credibilità su vari aspetti di cui se ne citano alcuni, ancorché in modo non esaustivo:

a. Capacità di dialogo con Istituzioni e Imprese, in Italia, in Europa e all’Estero;

 

b. Capacità progettuale a livello europeo, nazionale, regionale e locale;

c. Innovazione gestionale con tecnologie ICT e metodologie innovative in campo socio-sanitario;

d. Attrattività verso i giovani che intendono avviarsi a traguardi significativi nel Pianeta Salute-Ambiente;

e. Risultati di rilievo culturale, clinico e sociale, pubblicati su riviste scientifiche e sulla grande stampa;

f. Programmi epidemiologici innovativi con tecnologie non-invasive per fare, gratis, prevenzione attiva;

g. Capacità di distinguersi a livello regionale (1°) e nazionale (20°) per il 5x1000 alla ricerca scientifica.

 

Nonostante queste evidenze, ISBEM potrebbe fare molto di più se non avesse alcuni punti deboli, quali:

  1. Scarso sfruttamento dei risultati scientifici da parte dei variegati Attori del Pianeta Salute;

  2. Scarsa solidità finanziaria e mancanza di una dotazione, cioè un patrimonio che, se esistente, consentirebbe ad ISBEM di essere capofila in progetti europei (ancora più rilevati degli attuali che conduce in Europa);

  3. Scarsa penetrazione del concetto che l’istituto non è un’associazione bensì un’impresa innovativa senza scopo di lucro, cioè un aggregato complesso, a volte magico, ricco di libertà e di creatività a servizio di tutti.

  4. Scarsa tradizione scientifica nel territorio dove si tende a “targare” politicamente anche gli istituti di ricerca.

Di fatto, i suddetti punti di debolezza non consentono di offrire ai giovani talenti (tanti!), attratti dalle attività dell’ISBEM, un quadro sistematico di certezze su cui investire tempo ed ingegno per creare il futuro, oggi! L’effetto moltiplicatore di un istituto come l’ISBEM sul territorio, e in particolare sulle sue giovani risorse, è invero grande e dovrebbe interessare la comunità in tutte le sue espressioni, essendo il Pianeta Salute un motore di sviluppo per tutte le società moderne che, infatti, investono in ricerca e formazione!

Oggi, le opportunità per ISBEM e le comunità di riferimento sono diverse e certamente di grande impatto:

1. Inserirsi nel mercato dell’Innovazione Sociale, specificatamente connessa al rapporto SALUTE-AMBIENTE;

2. Agire presso le istituzioni e la comunità di riferimento, nella funzione strategica che mira a riqualificare, gli adulti occupati con programmi di apprendimento e di aggiornamento continuo, tenuti da Docenti e Ricercatori;

3. Cogliere le variegate offerte progettuali dei programmi di ricerca e promozione dell’innovazione sociale per tutte le età che provengono dai bandi dell’Unione Europea (Horizon 2020, Erasmus Plus, etc.);

4. Contribuire attivamente ai programmi di promozione dei territori intelligenti, simbolizzati nell’iniziativa intrapresa dal Comune di Brindisi con il Brindisi Smart Lab, cioè un laboratorio di vera Innovazione Sociale;

5. Sperimentare a Mesagne il programma Conventi del Terzo Millennio in un ex-convento del 1600.

L’analisi dei punti di forza suggerisce di perseguire una visione strategica che accrediti l’ISBEM nelle comunità locali come polo di riferimento per la promozione di innovazione sociale connessa al legame SALUTE-AMBIENTE. Questa visione, di fatto, induce ed incoraggia ISBEM ad essere un attore rilevante, fra tanti, nei programmi di ricerca comunitaria, nazionale e regionale soprattutto nelle parti riguardanti l’Innovazione Sociale, con una funzione culturale di nicchia finalizzata a trasferire nelle comunità locali le migliori pratiche sulla Salute e sull’Ambiente, con moderne metodiche di apprendimento innovativo scaturita dai risultati della ricerca.

Le sfide dell’ISBEM sono quindi tante, a partire da quella che suggerisce ed auspica un diverso e più profondo coinvolgimento dei Soci attuali che prevedano altresì nuovi assetti giuridici che favoriscano la partecipazione di altri autorevoli Soci, fra cui in primis il Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Su proposta dei Soci nell’Assemblea ordinaria tenutasi nel Convento dei Cappuccini di Mesagne (23 Maggio 2014), il CdA dell’ISBEM è stato costituito avvalendosi del contributo e della generosità di personalità del mondo scientifico, del mondo sanitario, del mondo della cittadinanza attiva e della imprenditoria innovativa. Muovendosi dalla suddetta visione strategica, i componenti del Consiglio di Amministrazione proporranno la trasformazione, la ristrutturazione ed il rilancio dell’ISBEM per superare le varie criticità e potenziare i punti di forza, rimanendo confermata la volontà di contribuire attivamente alla crescita del PIANETA SALUTE che è in trasformazione in tutta Europa, culla di cultura, di opportunità di sviluppo, di pace e di speranza per tutti.

 

COMPONENTI del Consiglio di Amministrazione dell’ISBEM 2014-2016

  1. Aldo ROMANO, Professore Emerito dell’Università del Salento:

studioso di fama internazionale sui temi della crescita e del capitale umano.

  1. Eduardo PASCALI, Docente di Matematica dell’Università del Salento:

studioso di modelli matematici per legare gli aspetti sociali a quelli sanitari.

  1. Diego BRAVAR, Presidente del TBS Group, industria internazionale:

imprenditore su sistemi integrati e tecnologie innovative per il Pianeta Salute.

  1. Elena GALLUCCIO, Presidente della Casa di Cura Accreditata S. Maria di Bari:

imprenditrice della sanità per il territorio in partenariato pubblico-privato.

  1. Carmine VIOLA, Presidente del Consorzio UNIVERSUS-CSEI per la Formazione: docente di Innovazioni gestionali in Sanità e nella Pubblica Amministrazione.

  1. Nicola DE GUIDO, esperto del mondo bancario:

espressione della cittadinanza attiva per un Pianeta Salute più equo ed efficace.

  1. Michele MAFFIA, Docente di Biotecnologie dell’Università del Salento:

studioso di tecniche e processi innovativi per la medicina personalizzat

  1. Alessandro DISTANTE, già Docente di Cardiologia nell’Università e nel CNR di Pisa:

studioso delle innovazioni di prodotti e di processo trasferibili nell’assistenza e nei servizi socio-sanitari grazie alla sinergia fra la ricerca e l’alta formazione.

Nella sua prima riunione, tenuta nell’ex-convento dei Cappuccini di Mesagne, i componenti del CdA hanno discusso delle linee generali che ISBEM intende operare nei prossimi tre anni (armonia multi-istituzionale, sinergia interdisciplinare nonché forte e concreta interazione fra ISTITUZIONI, RICERCA, IMPRESA, CITTADINANZA ATTIVA, SCUOLE e COMUNICAZIONI).

Lo stesso CdA ISBEM ha chiesto al Professor MAFFIA di assumere la carica di Vice-Presidente e al Professor Alessandro DISTANTE di svolgere la funzione di Presidente e di Rappresentante legale dell’istituto nel suo 6° triennio. Entrambi hanno accettato esprimendo gratitudine per la fiducia e ringraziando altresì tutti i nuovi e vecchi Consiglieri della società.

Infine, si prevede che nella prossima seduta, l’ISBEM coopterà un Dirigente dell’ASL Brindisi in quanto la Dott.ssa Paola CIANNANEA - augurando tutto il bene a questo piccolo istituto del territorio - ha declinato la nomina a Consigliere fatta dall’Assemblea ISBEM, in virtù del “vigente quadro normativo” inerente i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie Locali.  

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