Make: è arrivato l’ultimo giorno

E infine è arrivato l’ultimo giorno, abbiamo smontato l’insegna, abbiamo svuotato completamente il locale,

portato via gli ultimi amplificatori, la chitarra, il basso e messo in macchina gli ultimi pezzi della batteria. Il Make, almeno in questo locale, non aprirà mai più.

Prima di chiudere ci siamo fatti un ultimo giro nelle stanze vuote ma piene fino all’inverosimile di vent’anni di ricordi. Abbiamo rivisto una per una tutte le vostre facce, le vostre schitarrate, i vostri sorrisi e le vostre speranze.

Ma non c’è tristezza, davvero. C’è tanto orgoglio e tanta consapevolezza.

Consapevolezza del fatto che tutto nella vita ha un inizio e una fine a non per questo significa che si è sconfitti, che si è perso. I tantissimi attestati di stima e di affetto che ci sono arrivati in questi giorni, infatti, ci hanno fatto capire che tutti insieme abbiamo seminato qualcosa, che abbiamo lasciato il segno e che insieme a voi abbiamo costruito e vissuto qualcosa di speciale e forse irripetibile.

Ora magari in quel locale ci sarà un ristorante, un altro pub oppure, come succede troppo spesso, rimarrà vuoto, abbandonato, chiuso diventando magari un pezzo di degrado nel nostro centro storico. E questa non è la nostra sconfitta, noi il nostro lo abbiamo fatto, non possiamo rimproverarci nulla.

Il Make non c’è più, questo è il suo ultimo giorno, ma ci siamo noi, ci siete voi e anche se questo non sarà mai abbastanza potremo dire che noi in questi memorabili vent’anni c’eravamo e che niente potrà cancellare ciò che è stato.

Vi abbracciamo tutti.

Grazie vagnu’!

 

(Fonte Facebook Profilo-Romano-Mitrugno)

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