Al Teatro Verdi i 40 anni del “Canto antico della nostra terra”.

Il CTG «L’Ogivale» di Brindisi festeggia i primi quaranta anni del gruppo di ricerca popolare «Canto antico della nostra terra», un percorso di attività diretto alla riscoperta, alla valorizzazione e alla divulgazione delle tradizioni popolari di Brindisi e del Salento.

Lo studio e la ricerca dei canti, dei balli, degli usi e delle consuetudini porta oggi il gruppo a presentare l’ultimo progetto discografico con uno spettacolo, dal titolo comune «Una lunga bella storia», dedicato alle atmosfere meravigliose delle antiche tradizioni popolari, in programma venerdì 23 maggio (ore 20.30) al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi.

Il lavoro, iniziato due anni fa, raccoglie due poesie di Ennio Masiello, registrate dalla voce dello stesso autore, autentico cantore e cultore della brindisinità, e da Teresa Guadalupi, dicitrice ufficiale delle poesie di Masiello, oltre a dieci canti della tradizione popolare brindisina e salentina interpretati dal «Canto antico della nostra terra».

 

La serata, che ripercorre una lunga e bella storia ispirata al recupero di costumi, musiche e danze tramandate e al teatro in vernacolo, si avvale di un testimonial d’eccezione come Peppe Barra, il versatile attore e cantautore partenopeo capace di coniugare la sapienza antica con gli umori del nostro tempo, la grazia del mestiere con le invenzioni dell’arte.
Fondatore nel 1970 della «Nuova Compagnia di Canto Popolare», Barra interpreta, accompagnato dalla chitarra di Paolo Del Vecchio, alcuni brani del repertorio popolare brindisino contenuti nel disco del «Canto antico della nostra terra», oltre alle mille voci basse, grottesche e stranianti della sua produzione napoletana, testimoniando come la radice della tradizione popolare brindisina, e salentina più in generale, abbia un legame forte con le influenze e le contaminazioni risalenti al Regno di Napoli.

L’iniziativa vuole tributare un omaggio alla città di Brindisi e agli studiosi ed esperti del patrimonio artistico e culturale della città e del Salento che hanno contribuito a costruire un percorso di crescita lungo quaranta anni, come il «Centro Studi Raffaele Protopapa» di Lecce, Giacomo Carito, Rosario Iurlaro, Raffaele Cucci e lo stesso Ennio Masiello; ma anche ai tanti giovani brindisini che nel tempo hanno lasciato con il loro entusiasmo una impronta decisiva nella storia del «Canto antico della nostra terra».

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria (da mercoledì 14 maggio) presso il botteghino del Nuovo Teatro Verdi (dal lunedì al venerdì ore 11-13 e 16.30-19)

Si comincia alle ore 20.30
Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it
Tel. (0831) 229230 – 562554

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