Fidas: comunicato stampa post raccolta.
La solidarietà non va mai in vacanza e non teme pandemie. Anzi! la solidarietà è più contagiosa!!!
Come è ormai tradizione, “Fidas Mesagne” il martedì di “pasconi” è impegnata nella raccolta che segue le festività pasquali, quest’anno purtroppo senza poterla organizzare, come avvenuto in passato, presso la chiesa della “Madonna delle Grazie”.
Anche se ci siamo ritrovati presso il centro di raccolta fisso del PTA, è stata quella di ieri una mattinata comunque impegnativa per noi volontari e di non semplice gestione, considerando le limitazioni che il contesto attuale ci impone, ma grazie alla grande generosità dei nostri amici, alla professionalità, disponibilità ed umanità del personale sanitario, come sempre siamo giunti alla fine con la consapevolezza che l’impegno profuso ha contribuito a rendere un po’ più tranquillo questo periodo difficile per tutti, ancora più per chi ha bisogno ogni giorno di una unità di sangue.
E ci ha fatto tantissimo piacere l’aver ricevuto la graditissima visita del sindaco Toni Matarrelli, a conferma dell’attenzione che questa amministrazione sta ponendo al mondo del volontariato, garantendo costante supporto e visibilità. grazie!
Ci piace chiudere questo contributo dedicando ancora un pensiero ai donatori, attraverso le parole di Flavio Soriga, noto scrittore e autore televisivo, il quale in una recente intervista ha detto: “Quel che rende meravigliosa la donazione è proprio il fatto che chi va in ospedale per dare il suo sangue non sa a chi andrà. Non c’è nessun interesse nel farlo, nemmeno indiretto, non si ottiene visibilità, gratitudine da parte del ricevente, non c’è guadagno di alcun tipo, è la generosità nella sua natura più essenziale, è un partecipare al consorzio umano con coscienza, con cura, curandosi del destino altrui. I donatori di sangue sono le persone perbene che fanno andare avanti il mondo, sono i giusti, i buoni, anche se poi magari nella vita di tutti giorni qualcuno di essi potrà avere qualche o molti difetti, ma nel momento in cui va a donare la sua natura generosa (il suo essere un animale sociale) prende il sopravvento. Il giorno in cui le persone smetteranno di donare il sangue vorrà dire che la società si sarà persa del tutto”.
E noi sottoscriviamo.
Fidas Mesagne
Il Presidente
Giuseppe MITRUGNO