Il Forum Ambiente sulla questione morale Asl Br.

Le indagini giudiziarie sugli appalti della ASL di Brindisi sfociate di recente negli arresti di 22 persone su un totale di 133 indagati (fra i quali indubbiamente alcuni malcapitati) turbano le coscienze di quanti credono ancora che le attività della Pubblica Amministrazione e di coloro che in essa operano debbano essere orientate davvero al bene comune e debbano svolgersi nel pieno rispetto della legalità. 

Si è trattato di una operazione che ha avuto vasta eco anche in dimensione nazionale come la ebbe qualche tempo addietro l'inchiesta giudiziaria per il reato di truffa nei confronti di alcuni dipendenti della stessa ASL accusati di assenteismo in quanto dediti a curare in orario di lavoro interessi prettamente individuali. Un quadro indubbiamente preoccupante ove si consideri che le indicate inchieste sui dipendenti ASL si inquadrano in un desolante scenario fatto di ricorrenti accuse, di gravi reati nei confronti di soggetti che svolgono a tutti i livelli funzioni o mansioni pubbliche. 
Nonostante la meritoria opera della Magistratura e delle forze dell'ordine il malcostume di piegare gli interessi collettivi a quelli individuali non tramonta e trova purtroppo alimento nella perversa convinzione che tutto si possa ottenere in barba alle leggi ed alle più elementari esigenze di giustizia.
Una diffusa inclinazione a delinquere di politici e burocrati corrotti che aggrava nel nostro territorio la già pesante emergenza criminale e favorisce politiche che puntano alla privatizzazione anche di quei servizi che per la loro natura devono restare pubblici in modo da servire al meglio gli interessi generali. 
Una situazione che induce molti a fare di tutta l'erba un fascio oscurando la realtà per la quale nella Pubblica Amministrazione sono molto più numerosi dei corrotti coloro che svolgono i loro compiti con diligenza e imparzialità senza per questo assurgere agli onori della cronaca ed anzi correndo in qualche caso il rischio di restare esposti, come è accaduto proprio a Brindisi alla direttrice generale ed al direttore amministrativo della ASL, ad inammissibili pressioni e talvolta anche a minacce ed aggressioni.

E' motivo di amara sorpresa constatare che sulla ennesima esplosione della questione morale a Brindisi vi sia il silenzio tombale dei rappresentati istituzionali, dei partiti, delle agenzie educative, della Chiesa.
Un silenzio che chiediamo sia subito rotto per fare spazio ad iniziative ed itinerari educativi rivolti a rilanciare il messaggio riveniente dall'art 54 della Costituzione per il quale "i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore". 
Un particolare appello in tal senso rivolgiamo alla scuola nelle sue diverse articolazioni ed agli uffici regionali e locali che hanno il compito di promuoverne e coordinarne compiti e attività.

COMUNICATO STAMPA FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO

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