Tap: Il forum Ambiente scrive a Vendola. Da Roma le dichiarazioni di Tomaselli.

Sig Presidente,
vogliamo rappresentarLe il nostro sconcerto per il modo con il quale diversi rappresentanti istituzionali e politici pugliesi hanno affrontato e continuano a trattare la questione del gasdotto proposto dalla società TAP.
Tale sconcerto si giustifica con la considerazione che una alternativa di sito sull’unico approdo in esame non è giuridicamente proponibile in fase di VIA così come si appalesa irresponsabile e assurdo lo spostamento a Brindisi (area evidentemente considerata politicamente debole e quindi esposta a tutti gli abusi) legandolo ad una fantomatica trasformazione a metano della centrale termoelettrica Brindisi Sud (30.000 Mw di impianti così alimentati sono fermi o funzionanti molto al di sotto della loro potenzialità!).


La preghiamo perciò, Presidente, di intervenire personalmente per porre fine all’avvilente e demagogico scarica barili rivolto a spostare l’approdo del gasdotto verso Brindisi un territorio (come Lei ha avuto occasione più volte di dire) “già troppo martoriato” da aggressioni ambientali.

 


Un’area, quella brindisina , in ordine alla quale non sono neppure ipotizzabili per ragioni etiche e tecniche (si pensi all’attraversamento della prateria di poseidone, alla presenza di aree SIC e 2PS e di aree ad alto pregio paesaggistico e turistico nonché all’approdo a Micorosa, area da “tombare” e da bonificare anche nei fondali marini antistanti) soluzioni dettate solo da meschini interessi elettoralistici .

FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO

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DA ROMA TOMASELLI E GINEFRA

“Il vicepresidente della Commissione europea Oettinger, audito quest’oggi dalle Commissioni Attività Produttive di Camera e Senato, ha sottolineato la necessità di realizzare, quanto prima, il gasdotto TAP per contribuire a liberare l’Europa dalla dipendenza di approvvigionamento di gas russo, a maggior ragione alla luce della crisi ucraino-russa”.
Così i parlamentari del Pd Salvatore Tomaselli e Dario Ginefra che aggiungono: “si tratta di un’azione di responsabilità europea che deve superare riserve frutto prevalentemente di un pregiudizio e di una strumentale propaganda.
Queste verranno seppellite dalla realizzazione di un’opera strategica x favorire la diversificazione degli approvvigionamenti sia per il nostro paese che per l’Europa intera, una prospettiva di valenza industriale e politica
irrinunciabile.
Un’opera, peraltro, perfettamente compatibile con la tutela del territorio e della vocazione turistica del “tacco d’Italia” e con la valorizzazione del lavoro svolto in questi anni dalla regione Puglia in materia di rinnovabili”.

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