Covid 19, la Uila preoccupata per il vuoto di relazioni sindacali in Arif

Buongiorno: “Chiediamo momento di confronto e condivisione”. Le priorità: Sicurezza sul Lavoro, Piano Fabbisogni e Rinnovo del CIRL.

 

La pandemia legata al diffondersi del Corona virus, non può innescare uno svilimento delle relazioni sindacali, costruite in particolare modo negli ultimi mesi, al fine di garantire sia i diritti dei lavoratori, sia il buon funzionamento di una agenzia fondamentale per il destino dell’agricoltura nella nostra regione. In una missiva indirizzata sia al Governatore Emiliano che al management dell’Arif, il Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno ribadisce che la Uila, in questo periodo di emergenza, ha scelto di mantenere uno spirito collaborativo nella gestione dei rapporti con la dirigenza, al solo fine di permettere a tutta la struttura di lavorare con serenità in un momento già difficile per tutti, lavoratori compresi.

“Dall’inizio dell’emergenza sanitaria – scrive nella nota il Segretario Generale della UILA di Puglia Pietro Buongiorno - si è creato un vuoto di relazioni sindacali con l’agenzia idraulico forestale pugliese. Le nostre numerose sollecitazioni per avviare modelli relazionali diversi, al fine di continuare il proficuo confronto con le organizzazioni sindacali, sono state accolte solo nei propositi ma, di fatto, nessuna convocazione è giunta alla scrivente”.

 “Non è nostro costume scrivere una lettera al giorno - continua il Segretario Generale – note redatte per evidenziare i problemi che sono ben noti alla dirigenza di Arif. Evidenziamo che il confronto con il Sindacato non può essere derubricato ad uno scambio di missive. In questo momento, forse più che mai, il rapporto con il Sindacato dovrebbe essere rafforzato e divenire momento di confronto e di condivisione, al fine di gestire al meglio l’emergenza e le necessità sia dei lavoratori sia dell’azienda, così come molte aziende pubbliche e private stanno già facendo. Come UILA abbiamo sempre lavorato per stimolare un confronto, a volte anche duro, ma con un unico obiettivo: quello della piena applicazione dei contratti di lavoro e delle leggi”.

 “Proprio dal Contratto Integrativo Regionale scaduto il 2016 dovremmo iniziare il confronto – continua Buongiorno - innanzitutto per smussare le differenze tra le tipologie contrattuali presenti in Arif. Per questo riteniamo necessario l’avvio del negoziato che rappresenta per i lavoratori una opportunità per un giusto riconoscimento del loro lavoro, e di riflesso l’Agenzia potrebbe organizzare al meglio le proprie attività. Altresì riteniamo che sia necessario un confronto sulla sicurezza nei cantieri irrigui e forestali, anche in riferimento al D.Lgs. 81/2008 e alle novità introdotte dal D.Lgs.106/2009. Il datore di lavoro ha l’obbligo di adottare gli adempimenti e misure di prevenzione e protezione per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Riteniamo che bisognerà valutare l'opportunità di avviare la formazione a distanza, un momento non solo di formazione tout court, ma anche di dialogo, un dialogo atto a condividere ed attuare una diversa organizzazione del lavoro, che assicuri a lavoratori e utenti l’aderenza alle norme e la piena tutela della salute”.

 Il Segretario Generale Uila Puglia, torna sul “nodo” del Piano dei Fabbisogni (ancora non approvato) che permetterebbe l’attivazione del percorso delle procedure concorsuali, volto a chiudere il processo delle stabilizzazioni in Arif: “Diamo atto all’impegno profuso dal Commissario Ranieri e dal Sub Commissario Damiani. Al presidente Emiliano chiediamo di intervenire affinché possa essere definitivamente approvato il Piano dei Fabbisogni 2020-2022, atto propedeutico all’avvio delle procedure concorsuali sia per la stabilizzazione del personale impiegatizio Ex Sma (che cesserà l’attività lavorativa il 31/12/2020) sia per l’avvio delle procedure di selezione del personale operaio per la prossima stagione irrigua e forestale, procedure da mettere in atto appena superata l'emergenza sanitaria ma che vanno certamente già definite.

Così Buongiorno conclude: “Certamente la gestione dell’emergenza è una priorità, ma non possiamo sottrarci ad un momento di confronto, per ripartire tutti insieme nel pieno rispetto delle prerogative e delle competenze reciproche”.

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