Comunicato Stampa La M: Fine dei giochi, come da noi annunciato qualche giorno fa. Mesagne non ha più un sindaco.

 

 

Gli statisti de noantri, Toni Matarrelli, Gino Vizzino, Giuseppe Semeraro, Elvy Zurlo, Toni Esperte, Alessandro Cesaria, Antonello Mingenti, in combutta

con un paio di consiglieri di minoranza, hanno palesato il loro gioco: lunedì, martedì al massimo, tutti dal notaio a sfiduciare il Sindaco di Mesagne.

In combutta non in senso lato, visto che qualche consigliere di minoranza si è reso letteralmente irreperibile, finanche al suo partito/movimento: al confronto Cetto Laqualunque è un dilettante.

Veniamo al dunque, a quello che ci aspetta nei prossimi giorni.

Ci diranno i nostri statisti che Mesagne è ad un passo dal dissesto finanziario.

Di chi è la colpa?

Del sindaco Pompeo Molfetta. Sua e solo sua: di chi altro, sennò?

Bene, a questo punto si aprono due possibilità:

1) gli statisti de noantri hanno ragione ed il Comune è davvero sull’orlo del dissesto;

a questo punto, però, ci dicessero dove sono stati in questi anni, perché non hanno esercitato le loro funzioni di controllo o – quantomeno – facessero mea culpa, si scusassero e tornassero alla loro vita privata abbandonando per sempre, per manifesta incapacità, l’amministrazione della cosa pubblica.

Ci sembra il minimo da chiedere: fosse vero – come sostengono – che Molfetta ha amministrato le risorse economiche comunali a suo piacimento, siano consequenziali e ammettano di aver votato ogni provvedimento in Consiglio Comunale senza avere la minima idea di cosa stessero facendo.

2)Gli statisti hanno torto e Mesagne non è messa peggio della maggior parte dei Comuni italiani;

tale ipotesi implica che quello del “dissesto finanziario” altro non è che un teatrino creato ad arte, al solo fine di sfiduciare Pompeo Molfetta per vedere eletto al suo posto Toni Matarrelli.

In tal caso, i nostri statisti arrivano o meno a capire che è da irresponsabili far commissariare dal Prefetto la nostra città, con conseguente aumento delle tasse comunali?

In nome di cosa poi? La compagine consiliare che ha portato Mesagne sull’orlo del baratro può essere la stessa che si candiderà per risolvere il problema?

Ma ci avete preso per deficienti?

Con quale faccia vi presenterete ai cittadini chiedendo il loro voto?

Rimettetevi la maschera, che tra poco è carnevale.

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