Liberi e Uguali: dal progetto liberieuguali al partito del lavoro.

La prima riunione provinciale autoconvocata di Liberi e Uguali di Brindisi, dopo le elezioni, tenutasi domenica 18 marzo,

ha permesso di raccogliere le insoddisfazioni per il risultato elettorale ma ha anche confermato la comune convinzione che il progetto originario di Liberi e Uguali mantenga la sua validità, pur se il percorso per la ricostruzione di un Soggetto partitico della Sinistra moderna è lungo e ricco di complessità.
Nessuno dei partecipanti ha disconosciuto gli errori commessi durante la campagna elettorale, specie nella gestione delle liste e nella debolezza della comunicazione ma è stata anche comune la considerazione che l'elettorato ha dato un forte ed indiscutibile messaggio ad una politica astratta e lontana rispetto alle esigenze delle fasce più deboli sempre più crescenti ed estese.
L’impegno generoso e costante delle nostre candidate e dei nostri candidati va comunque rimarcato, insieme a un grande ringraziamento.
Lo tzunami elettorale del 4 marzo ha colpito soprattutto il Centrosinistra e la Sinistra perché soprattutto la Sinistra ha perso il contatto con il suo popolo.
A questo gap anche LeU ha risposto con pratiche e modalità superate, viste come troppo moderate e collaterali a quelle istituzioni chiuse nelle loro “torri d’avorio” proprio nel momento della loro massima crisi di rappresentatività, ma nel contempo ha intercettato bisogni e attenzioni dalle quali bisogna ripartire.
Lo scambio di idee e di esperienze durante la riunione è stato interessante e, d'intesa comune, proseguirà in successive occasioni.
Intanto è stata confermata la volontà di proseguire nel Progetto di Liberi e Uguali partendo dai Comuni, dalle sofferenze e dalle priorità che lì hanno bisogno di impegno e di risposte recuperando i valori e le finalità concrete del Progetto stesso.
Tale prospettiva deve essere caratterizzata da originalità, da freschezza, dal superamento di vecchi schemi di analisi e di conseguenti risposte, di nuove e vecchie energie integrate per la ricostruzione di una società dove i cittadini siano liberi nel senso più ampio, uguali nei diritti e nelle possibilità e solidali tra di loro e verso tutti i soggetti deboli.
Un'avventura che i presenti hanno confermato di voler affrontare insieme a tutte le donne, gli uomini e soprattutto i giovani interessati , ad iniziare dalle compagne e dai compagni che hanno affrontato questa difficile campagna elettorale.
Da Brindisi parte un segnale forte verso i gruppi dirigenti di Art1MDP, Possibile e Sinistra Italiana affinché non ci si incarti in riti ormai stantii, rivolti più al passato che al futuro ma si riprenda con energia il Progetto, il quale deve passare per atti politici chiari a tutti i livelli, a partire dai territori, senza “quote” precostituite in assemblee aperte a chiunque si riconosca nei valori della Sinistra, garantendo il libero svilupparsi di idee, partecipazioni, specie di giovani e donne, superando le sovrastrutturazioni ed i leaderismi centrali e periferici autoreferenziali che hanno caratterizzato la fase pre-elettorale.
Per quanto riguarda i Comuni impegnati nelle prossime elezioni amministrative , Liberi ed Uguali devono partecipare alla costruzione di coalizioni e di liste alternative ed innovative in netta discontinuità con il passato.
Per quanto riguarda la Regione Puglia va sviluppata una forte e distinguibile azione politica di contrapposizione al depotenziamento del Sistema Sanitario Pugliese, alla confusione nella gestione delle politiche dei trasporti, al mantenimento in mano pubblica del bene comune Acqua, ai ritardi nelle politiche di formazione mirate al mondo del lavoro, alle contraddizioni evidenti nella gestione di partite delicate come quelle dell'Ilva delle bonifiche e riqualificazione dell'area industriale brindisina , per citare le più immediate.
L’attualità ha confermato i timori e le riserve espressa in quella riunione rispetto al ruolo del Presidente Emiliano e le forti contraddizioni della maggioranza. L’intervento sull’assetto del Consiglio di Amministrazione dell’AQP e la nomina di Di Cagno Abbrescia a Presidente è una conferma della grande confusione politica imperante in Regione.
LeU di Brindisi chiede un immediato e chiaro confronto dei consiglieri regionali che si riconoscono nel progetto LeU senza se e senza ma, col presidente Emiliano, per ottenere una netta inversione di marcia, a partire proprio dal blocco dell’intervento sullì’AQP,  e la definizione di un’agenda di impegni con scadenze prossime definite o, in caso contrario, il dignitoso abbandono di una maggioranza che, oramai a distanza di ben 3 anni dal suo insediamento alla guida della nostra Regione, continua a caratterizzarsi negativamente, nella logica dell’”uomo solo al comando”.
Il tempo delle attese, comode solo per coloro che possono permettersele, è finito: alla lotta, allo studio e all’impegno quotidiano tra la gente. Il resto è solo gioco o ipocrisia.

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