Oggi 10 agosto, centenario della nascita di Samuele De Guido. Una breve nota di Mons. Angelo Catarozzolo.

Esattamente cento anni addietro, il 10 agosto 1917, nasceva a Mesagne Samuele De Guido, uno dei cattolici impegnati in politica

più considerati del secondo dopoguerra. Su di lui riceviamo e pubblichiamo questa breve nota di mons. Angelo Catarozzolo, Vicario generale emerito dell’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.

Di MONS. ANGELO CATAROZZOLO *

C’è sempre un traguardo nell’arco dell’esistenza umana, nel percorso delle varie stagioni della vita, che inducono la persona a scelte fondamentali nel volgere del tempo dell’attimo vissuto tra il “già” e il “non ancora”.

Ogni profilo biografico non potrà mai essere esaustivo e fedele. Samuele De Guido ereditò la vocazione agli studi giuridici dal padre, avvocato e seguì il percorso formativo umanistico e culturale nel convitto vescovile di Conversano, apprendendo le radici educative del sapere attinto alla tradizione classica e cristiana. Impronta indelebile impressa nella professionalità forense e nell’esperienza sociale e politica. Con tale identità Samuele formò la famiglia nel segno dell’assoluta fedeltà ai valori insiti nell’istituto naturale e nella sacralità della vita coniugale, consacrata con il sacramento del matrimonio cristiano.

A fronte dell’Italia in balìa della dittatura fascista, emerse la fortezza del democratico e del cristiano che neppure la prigionia nei lager tedeschi poté scalfire. Un’esperienza sofferta di fame e di stenti che, con altri generosi compagni sfortunati, alimentò l’amore verso la Patria, che lo portò a servirla nella politica della rinascita nazionale. Fu protagonista della Resistenza e nell’agone politico dei “Liberi e Forti” di Luigi Sturzo, di Alcide De Gasperi, di Aldo Moro, di Giulio Andreotti, di Amintore Fanfani, di Giorgio la Pira, il sindaco santo di Firenze e di Giuseppe Dossetti, poi divenuto sacerdote.

I cattolici democratici, in maggioranza cresciuti nell’Azione cattolica, seppero leggere i “segni dei tempi” alla luce della dottrina sociale cristiana, puntualmente consegnata dal magistero dei Papi da Leone XIII ai nostri giorni, recuperando la sovranità nazionale nel contesto democratico per il nuovo ruolo dell’Italia nel mondo, diviso in due blocchi, e quindi distinguendosi dalle ideologie materialiste che allora apparivano vincenti anche nella produzione artistica e letteraria, nella stampa, nella scuola con tante editrici colorate da certa partitocrazia.

Una vera sfida all’ideologia dogmatica marxista, cui fanno riferimento le encicliche “Laborem exercens” e “Centesimus annus”. Tuttavia, la Provvidenza guidò il dialogo per correggere il sistema con la presa di distanza di intellettuali dal socialismo reale, come Garaudy in Francia, Berlinguer in Italia.

Samuele De Guido si colloca in tale contesto politico con i vari incarichi di Segretario provinciale della Democrazia cristiana, Presidente della Camera di Commercio, Vice presidente della Cassa di Risparmio di Puglia. Realizzò a Mesagne il fiore all’occhiello dell’Ospedale Regionale “San Camillo De Lellis”, che spaziò nell’intero territorio con l’eccellenza dei medici e paramedici a servizio degli importanti problemi sanitari e occupazionali.

Di questa grande e bella intuizione, Samuele va onorato con memoria consacrata nella storia degli uomini illustri di Mesagne, oltre i confini del localismo e nell’alveo delle generazioni che valgono come modello da imitare.

Angelo Catarozzolo

* Vicario generale emerito dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni

 

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