Regione, PD: “Lo shuttle rischia di essere la morte dell'aeroporto di Brindisi come scalo turistico”.

“Nei mesi scorsi Ferrotramviaria, l’azienda di trasporti che gestisce (bene) la rete ferroviaria locale del barese,

ha annunciato per il 2017 il collegamento veloce della stazione di Lecce con l’aeroporto di Bari Palese. La tratta dovrebbe durare, stando agli annunci della società, 65 minuti. Sarà dunque molto semplice arrivare in aereo a Bari, il maggiore scalo aeroportuale della Puglia, prendere il treno appena scesi dall’aereo e raggiungere il Salento. Allo stesso modo sarà semplice prendere un treno a Lecce e appena scesi dal treno salire sull’aereo”. Lo sostiene in una nota il consigliere regionale del PD, Sergio Blasi.

“Oggi leggiamo sui giornali – continua Blasi - dell’affidamento della progettazione esecutiva per la costruzione dello ‘shuttle’ su gomma che collegherà ogni mezz’ora l’aeroporto di Brindisi, attraverso un bus, con una stazioncina situata accanto all’ospedale Perrino, a sua volta collegata con la stazione di Brindisi centrale, da cui finalmente ci si potrà immettere all’interno di un collegamento diretto con la stazione di Lecce. Mi chiedo, e chiedo alla politica brindisina che per anni ha sollecitato, e infine è riuscita ad ottenere, dal passato governo regionale un’opera fatta in questo modo, secondo voi quale percorso sceglierebbe un turista che vuole visitare il Salento, o un salentino che intende partire per una meta nazionale e internazionale?

Il punto qui è chiedersi se quest’opera è davvero il meglio che possiamo fare per assicurare all’aeroporto di Brindisi di restare competitivo per chi viaggia in aereo. O se invece, nel giro di pochi anni, l’hub di Brindisi subirà un declino perché l’aeroporto di Bari sarà più comodo da utilizzare in quanto meglio collegato. Ci sono in ballo 40 milioni di euro, ed è bene che si rifletta se quella che si sta facendo è una scelta giusta o se, al contrario, si sta alimentando il solito spreco di denaro pubblico per realizzare opere che in fin dei conti non modernizzano lo scalo.

Da tempo discutiamo di metropolitana di superficie come possibile soluzione di trasporto sostenibile su tutto il territorio del Sud della Puglia, da Martina Franca a Brindisi, da Lecce a Gagliano del Capo, a Otranto. La stazione “aeroporto di Brindisi” non può mancare.

Dal punto di vista dell’impatto dello “shuttle” sul territorio ci sono poi altre osservazioni da fare. Il percorso che dovrà collegare gli autobus con la stazione dell’ospedale Perrino darà luogo a un non trascurabile consumo di suolo. In poco più di otto chilometri di strada che scorrerà parallela a una strada già esistente, noi stiamo decidendo di costruire 5 nuove rotatorie e un ponte ciclopedonale che collegherà una fermata intermedia dello shuttle, che si trova sulla nuova strada, con una “circolare del mare” che si trova sulla vecchia.

Come è noto da tempo io penso che il collegamento della rete ferroviaria locale e nazionale debba avvenire direttamente portando il binario dentro l’aeroporto di Brindisi, nella sua pancia. In modo che l’intermodalità sia davvero funzionale a un risparmio di tempo per i viaggiatori e in modo che questo aeroporto continui a crescere insieme a tutto il territorio pugliese come supporto al turismo e alla crescita economica”.

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