Loizzo (Presidente Regione Puglia): Caso Moro, Ustica e stragi, aprire gli armadi della vergogna

Stragi, misteri, pagine oscure: sono tanti “gli armadi della vergogna” ancora da aprire,

“bisogna trasformare il ricordo in memoria attiva e atti concreti: mai fermarsi nella ricerca della verità”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, ricordando le vittime del terrorismo e delle stragi, davanti al monumento a Bari ad Aldo Moro e agli uomini della sua scorta, uccisi dalle BR in via Fani.

La coincidenza del martirio di Moro con quello di Peppino Impastato, il 9 maggio 1978, ha dato luogo all’istituzione del Giorno della memoria per le vittime dei terrorismi, con la legge 56, nel 2007.

Nel corso dell’ultimo trentennio, sono caduti uomini politici, sindacalisti, magistrati, agenti, imprenditori, giornalisti, semplici cittadini. Oggi ricorre il 38° anniversario del ritrovamento in via Caetani e presto ricorrerà il 36° dell’abbattimento dell’aereo di Ustica, due tra i troppi misteri di cui ancora non si ha piena conoscenza dei protagonisti, mandanti ed esecutori di stragi e attentati.

Loizzo ha sottolineato l’esigenza di sollecitare il Parlamento a ratificare la Convenzione europea sull’assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell’Ue, che insieme alla legge sul reato di depistaggio, “può diventare una risposta importante alle richieste dei parenti delle vittime di conoscere la verità per tutte le stragi su cui non è ancora stata fatta ancora piena luce”.

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