Tomaselli con un suo intervento dopo l'appello Bossetti

Ho letto con interesse l'appello del consigliere regionale cinquestelle Bozzetti

ad un impegno comune su alcune emergenze del territorio ed, in particolare, nei confronti della Regione Puglia.

Vorrei dire subito che sono convinto non vi sia da parte del Presidente Emiliano alcuna pregiudiziale "avversione" verso Brindisi e la sua provincia: penso però, altrettanto francamente, che in questi primi mesi di governo regionale non siano mancati errori e scelte che, ove non corretti, rischiano di produrre una oggettiva penalizzazione della nostra terra.

Non posso che apprezzare, quindi, ogni invito a costruire occasioni di lavoro comune tra i vari attori istituzionali (e, aggiungo, sociali), a prescindere dalle appartenenze politiche, in una logica di ascolto e di collaborazione positiva nel merito di alcune priorità che incideranno in modo consistente nei prossimi mesi ed anni sul futuro del territorio.

Nel rimanere al merito del rapporto con la Regione mi permetto richiamare solo pochi temi, alcuni dei quali segnalati dallo stesso Bozzetti, su cui va consolidata già nelle prossime settimane una unità di intenti e di iniziativa politica e istituzionale nei confronti della Regione Puglia.

Dalla pervicacia con cui Emiliano intenderebbe imporre a Brindisi l'approdo del gasdotto Tap, addirittura piegando le complesse procedure autorizzatorie a corsie privilegiate nei tempi (e anche nelle garanzie?), pur in presenza, come abbiamo più volte ribadito in questi mesi, di una autorizzazione ormai definita; alla approssimativa gestione regionale nella definizione delle deleghe alle province che mette in discussione il futuro di centinaia di lavoratori (vedi Santa Teresa).

Dal sostanziale fallimento delle politiche regionali in materia di ciclo dei rifiuti degli ultimi dieci anni che sta portando ovunque al collasso della filiera impiantistica da cui si tarda a venire fuori; alla assenza di coraggio e lungimiranza che rischia di far saltare la prospettiva strategica di una "governance" unitaria dei porti pugliesi, da fondare sulla integrazione e valorizzazione delle varie infrastrutture, sull'altare delle spinte localistiche di Bari avallate dal silenzio o peggio dal sostegno della stessa regione.

Per finire con le ipotesi di contenuti del "Patto per la Puglia" (nell'ambito del masterplan per il sud) presentati al Governo nazionale e caratterizzati dall'eccessivo numero di titoli (in gran parte idee progettuali e studi di fattibilità) e che toccano Brindisi solo marginalmente nel settore ambiente e rifiuti e non la citano nemmeno nel capitolo infrastrutture: tema, quest'ultimo, su cui molto opportunamente le istituzioni locali hanno avviato nei giorni scorsi una autonoma iniziativa con la individuazione di un corposo parco progetti, da cui vanno individuate però poche e strategiche priorità (porto, intermodalità, cittadella della ricerca), da indicare alla stessa Regione e al Governo nazionale.

Siamo ad uno snodo decisivo per la definizione delle opportunità da cogliere per valorizzare le potenzialità infrastrutturali e produttive del territorio: ben venga, quindi, ogni utile sforzo comune volto a produrre concreti risultati nell'azione dei vari livelli istituzionali, al di là delle spesso asfittiche ed inconcludenti polemiche politiche. 

Sen. Salvatore Tomaselli

Capogruppo PD Commissione Industria

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