Pompeo Molfetta ringrazia i suoi elettori e lancia i primi messaggi per la futura amministrazione (G. Florio).

“Sarò il sindaco di tutti ma non dei farabutti”.

Il primo cittadino dice che non intende sostituire un sistema di potere con un altro ma lavorare per la comunità.

Sarò il sindaco di tutti, ma non dei farabutti e dei mascalzoni: così con un manifesto morale invitante, il nuovo sindaco Pompeo Molfetta ha concluso il comizio di ringraziamento alla città Venerdì sera in una piazza Porta Grande gremita nonostante la stanchezza dell’elettorato.

L’intervento di Molfetta si è articolato sul tema della costruzione di una “città normale” che “riprende a sperare a confidare nel futuro” che “ritrova l’orgoglio e la sua identità”. Soltanto poche ed affilate risposte ai primi detrattori: “Non intendo sostituire un sistema di potere con un altro, ha gridato appassionatamente, sostenuto da una raffica di applausi. E poi, con sfrontatezza: “Qualcuno afferma che sarei stato eletto con una minoranza dei consensi, considerato il tasso di astensionismo: ma io ho vinto al primo turno, ho vinto al secondo turno e, se ci fosse stato un terzo, avrei vinto anche al terzo. Il riferimento è ai calcoli speciosi del candidato sindaco dei 5 stelle, il quale da qualche giorno si affanna ad argomentare su una presunta “dittatura della maggioranza” eletta però da una minoranza, senza considerare che il movimento grillino, secondo tale logica, rappresenta, secondo tale logica, lo zero virgola pochino.

“E’ la prima volta che faccio il sindaco, non sarà facile. Ho bisogno di tempo per realizzare l’ambizioso progetto di far ripartire la città. E anche del fattore “c”, ha spiegato tra l’ilarità dei presenti, quasi per esorcizzare il timore del destino che “non è nelle nostre mani.

Un passaggio intellettualmente onesto ha reso un omaggio “alle straordinarie ed innegabili capacità di Cosimo Faggiano, sindaco in un tempo di vacche grasse, ma anche alle difficoltà incontrate da Mario Sconosciuto ed al difficile contesto in cui ha operato Franco Scoditti: ancora un segnale di distensione, se non di pacificazione, rivolto al passato ed al presente. Domani pomeriggio alle 17 nell’aula consiliare Molfetta sarà ufficialmente proclamato sindaco e, secondo la sua stessa volontà, già martedì sera annuncerà i nomi degli Assessori in conferenza stampa.

Le consultazioni sono filate lisce, almeno per quanto possibile. Far quadrare il cerchio non è stata una passeggiata stante le premesse di offrire alla pubblica opinione volti nuovi ed in discontinuità con le passate amministrazioni, ma anche figure professionalmente motivate e potenzialmente operative. Com’è normale che accada in questi frangenti si sono sprecati i mal di pancia tra qualche consigliere eletto che scommetteva in un ruolo di governo, ma anche tra i trombati (eccellenti o di primo pelo) che confidavano in un ripescaggio.

Il nuovo primo cittadino avrebbe invece stabilito di rispettare la volontà degli elettori, che hanno assegnato una enorme responsabilità a coloro che siederanno tra gli scranni consiliari, scommettendo su volti che neppure il più smaliziato tra i bookmakers locali sta riuscendo ad indovinare.

Giuseppe Florio.

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