Forza Italia: ritorno alle urne, diritto e dovere.

Dal momento che le elezioni amministrative del 31 Maggio si sono concluse senza un vincitore, Domenica 14 Giugno la città di Mesagne sarà chiamata ad esprimere il proprio voto per il ballottaggio,

avente come principali sfidanti il dr. Pompeo Molfetta ed il dr. Francesco Mingolla del “Partito Democratico”. Sarà questa una delicatissima situazione per i nostri concittadini, poiché essi dovranno scegliere, in coscienza ed in piena libertà, colui che, per i prossimi cinque anni, terrà le redini del governo della città presso “Palazzo dei Celestini”.

Essendo il voto un diritto, ma anche un dovere, per garantire il quale i nostri Padri hanno combattuto e versato il sangue, bisogna arginare il più possibile l’astensionismo dalle urne. Ed in simili periodi, nei quali la Democrazia sembra essere tramontata, probabilmente, come unico mezzo per far udire la nostra voce, ci è rimasto solo il voto. Difatti non adempiere ad un così alto dovere significa consegnare schede bianche, che possono essere pilotate, nelle mani di chi non ha davvero a cuore il bene della città di Mesagne.

Che fine ha fatto quella partecipazione alla vita pubblica, che in Europa ha avuto i suoi albori? Dove sono quelle menti, che in passato hanno pensato e poi messo per iscritto le idee cardine della società civile ed egualitaria? Non smarriamo la nostra unica possibilità di cambiare lo stato in cui la nostra città langue e se continuiamo a professarci sprovvisti di ideali politici, non facciamo altro che dare il nostro bel Paese a coloro, che di esso non possono essere considerati degni governanti. Anche se il parere espresso da un cittadino dovesse essere fallace, tuttavia esso è prezioso per dar luogo al dibattito, che è il cuore della vera Democrazia; un dibattito che si nutre delle coscienze e delle idee, che nascono dal porsi domande e dall’osservazione di uno stato delle cose non legittimo.

Pertanto, cari cittadini mesagnesi, nel ballottaggio di Domenica 14 Giugno, tra i due candidati alla carica di sindaco, scegliete colui che davvero possa farsi interprete delle richieste e delle esigenze della città. Siate consapevoli che, come insegna la Storia Maestra di Vita, ogni tipologia di estremismo, facente capo tanto alla Destra quanto alla Sinistra, è stato un aborto, poiché ha causato solo incongruenze ed errori. Non si può consegnare Mesagne a coalizioni fatte da uomini diversi per ideologia, i quali non hanno, nelle loro menti, i mezzi e le competenze tecniche, per governare la città. Si rischierebbe con loro di cadere nel baratro del caos e nelle aule del Comune, sui seggi del Sindaco e del Consiglio Comunale, si assisterebbe a liti furibonde in cerca di alleanze ed intendimenti, che durante la campagna elettorale, sono stati unicamente millantati.

In ultimo, ma non per importanza, è necessario fare un accorato appello a tutti i giovani, che rappresentano la futura classe dirigente d’Italia, su scala nazionale, e di Mesagne, in una dimensione ristretta: siate voi il centro propulsore da cui si propagano le onde telluriche, che portano al cambiamento della nostra città nella sua coorte politica. Fate spirare un vento rivoluzionario, che porti reale respiro a Mesagne, languente ormai a causa di chi non sa e non può amarla fin nelle sue più intime viscere.

La Segreteria

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