Centrodestra locale tra confusione e prudenza.

La difficile situazione creatasi all’interno del centrodestra per le candidature regionali ha lasciato solo un’enorme confusione.

 

Mentre a livello di dirigenti il braccio di ferro ha sortito due candidature concretizzate nei nomi di Francesco Schittulli ed Adriana Poli Bortone, la base dell’intero centrodestra locale appare disorientata. Già lo scorso anno la mancanza di dialogo, un’organizzazione verticistica a parere di molti militanti, aveva sortito “Mesagne Futura”, una formazione che raccoglieva e raccoglie la testimonianza della destra locale sia all’interno del vecchio Msi, sia in Aenne ed a seguire in Forza Italia, che aveva scelto di costituirsi gruppo autonomo con una associazione di carattere politico amministrativo guardando solo ai problemi di Mesagne.

Negli ultimi tempi la situazione si è maggiormente deteriorata perché mentre “Mesagne Futura” partecipa alla costituzione di un raggruppamento civico con a candidato sindaco Pompeo Molfetta, Forza Italia, seppur spalleggiata da Luigi Vitali ha scelto il nome di Sabrina Didonfrancesco che è riuscita ad aggregare alla sua lista solamente il simbolo (più che i voti) del raggruppamento “Noi con Salvini”.

Infatti anche i centristi di “Progettiamo Mesagne” e negli ultimi giorni “Mesagne moderata” sono sbarcati su altri lidi supportando la candidatura di Emilio Guarini appartenente a “Civico 26” e raggiungendo l’altro gruppo di destra “Fratelli d’Italia” per la prima volta in lizza, di cui non si conosce assolutamente la potenzialità.

Se la situazione a livello locale con le candidature presentate ha chiarito la posizione di partenza di tutto il centrodestra locale, per le votazioni regionali i risvolti sembrano essere complessi ed articolati. Qui vengono utilizzati mezzi e strumenti che poco hanno a che spartire con gli ideali e i valori della politica ma per raggiungere risultati ottimali si sfruttano i corridoi delle amicizie, dei rapporti interpersonali e l’intervento dei vecchi militanti che in simili occasioni si trovano coinvolti. Particolare curioso è successo a Mario Semeraro, vecchia conoscenza della politica mesagnese che è stato raggiunto da una miriade di telefonate fatte da amici per chiedere conferma di una sua presenza nelle liste di Forza Italia collegata a Adriana Poli Bortone. In tale lista c’è un candidato dirigente del partito forzista con nome e cognome identico al politico mesagnese.

In definitiva il popolo della destra aspetta le prossime ore per decidere. Una buona parte del gruppo di Fitto è stato aggregato alla Didonfrancesco, e di conseguenza , al momento sono schierati con la Poli Bortone, gli altri sono contesi da Vitali che per il tramite di Antonio Scianaro tenta di conquistare quanto più posizioni possibili, mentre dall’altra parte l’on. Nicola Ciracì fa pressing su “Mesagne Futura” e soprattutto sui dirigenti di questo gruppo per sostenere Schittulli e soprattutto Fitto.

Nei prossimi giorni si dovrebbero sciogliere i dubbi e si potrà valutare il tutto non appena i candidati alle elezioni amministrative locali cominceranno a muoversi. Qualcuno ha evitato di stampare bigliettini con un nome del centrodestra regionale da appoggiare. L’esperienza di Antonio Scianaro con i manifesti affissi in tutta la provincia con Schittulli Presidente, mentre ora si ritrova con la Poli Bortone ha consigliato la massima prudenza. E la prossima settimana arriva Silvio Berlusconi ...

Pi.Gi.

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