Matarrelli favorevole all'Italicum. La sua riflessione e la conseguente decisione.

Scrivo questa dichiarazione al termine di una riflessione ponderata e durata molte settimane. Una delle prime necessità, avvertite dalla nostra funzione parlamentare ma anche variamente sollecitate dagli interventi dei Presidenti della Repubblica, è stata quella di procedere al varo della riforma della legge elettorale, per superare il discusso Porcellum e consentire a Parlamento e Governo di lavorare in piena agibilità.

Le esigenze da tenere in massimo conto erano fondamentali premesse da cui muovere: confermare il sistema maggioritario, introdotto dal referendum del '93 e poi confermato; far sì che il voto espresso dall'elettore garantisse una maggioranza certa; assicurare adeguata rappresentanza all'intero elettorato. Dopo le profonde modifiche operate al Senato, il testo della legge attualmente in discussione (il cosiddetto Italicum) sembra rispondere con sufficiente pienezza a quelle esigenze, così risultando ragionevolmente equilibrato per favorire il principio della governabilità senza arrecare danno a quello della rappresentatività.

Su alcuni punti in particolare, senza approfondirne i tecnicismi, è lecito manifestare soddisfazione: la soglia per ottenere il premio di maggioranza è stata innalzata al 40%; la soglia per accedere alla rappresentanza parlamentare è stata fissata al 3%, tra le più basse del mondo occidentale; è stata introdotta una norma per tutelare la differenza di genere nella compilazione delle liste; è previsto il ballottaggio nel caso in cui nessuna lista raggiungesse il 40% dei consensi; a fronte dei soli capilista bloccati, è stato introdotto il meccanismo delle preferenze. In ragione di queste considerazioni, ritengo utile votare favorevolmente al testo della nuova legge elettorale posta all'esame della Camera.

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