Sanità: anche Caroli, come Amati, spinge sull’Azienda Zero

“L’Azienda Zero, vale a dire varare l’istituzione dell’Azienda per il governo della sanità pugliese,

è un atto di fondamentale importanza e da porre in essere quanto prima per cercare di iniziare ad affrontare in modo risolutivo le troppe emergenze che siamo costretti a vivere, che denunciamo e rispetto alle quali, quasi sempre, non registriamo soluzioni”. Lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli, che spiega: “Il caso della provincia di Brindisi è emblematico di come non sia più possibile rincorrere le emergenze con palliativi insufficienti in una provincia dove è ormai chiaro come tutto il peso dovrà essere retto dal solo ospedale Perrino, considerato che, ad esempio, l’ospedale di Ostuni risulta pesantemente ridimensionato e con un Pronto Soccorso ridotto ai minimi termini, mentre in quello di Francavilla Fontana non ci sarà più il punto nascite. L’annosa questione della mancanza di personale, vale a dire personale medico innanzitutto, è la fotografia più nitida di una sanità pugliese che non funziona. Perché affonda le proprie radici nella mancanza di programmazione. Lo verifichiamo nelle rare occasioni in cui si bandiscono concorsi che registrano scarse partecipazioni se non da parte di chi, magari, li utilizza come mezzo per aspirare legittimamente a lavorare in altri ambiti che non siano quelli del territorio brindisino se non addirittura regionale nel suo complesso. Il che la dice lunga su quanto la Puglia, purtroppo, non abbia eguali in Italia. La sanità brindisina si accinge ad affrontare una estate in piena emergenza, peraltro acuita dalla notevole presenza turistica che si registrerà sul territorio e la strada che la Regione Puglia intende perseguire, quella di accorpare per ottimizzare, non è la soluzione. Su questo, Emiliano e Palese riflettano, poiché la sanità brindisina è la più penalizzata della Puglia e non è certo attraverso piani lacrime e sangue, sulla pelle dei cittadini, che si pu? sperare di superare l’estate per arrivare a settembre”, conclude Caroli.

 

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