Matarrelli: costituire fronte comune per colmare i vuoti legislativi nelle energie rinnovabili.

La recente lodevole operazione condotta dalla Procura di Brindisi e dalle forze di polizia congiunte nel settore del fotovoltaico «deviato» muove ad una necessaria riflessione.

 

La «green economy» e quindi certamente l'opzione dello sfruttamento dell'energia solare restano il dato da cui non si può prescindere: perché l'unica strategia per assicurare l'opportuna tutela ambientale alla presente ed alle future generazioni è quella che passa dall'emancipazione dai combustibili fossili, oltre che naturalmente dal netto rifiuto del ritorno al nucleare.

E' utile inoltre considerare come tale indirizzo costituisca una favorevole occasione di sviluppo economico sano e di indotto occupazionale.

E' questa essenzialmente la premessa culturale e politica, ma vorrei dire: etica, per cui stupiscono le doglianze di chi oggi prova ad avanzare inaccettabili critiche al presidente Vendola e alle scelte consumate in sede regionale in materia di energie alternative e rinnovabili e di salute sociale.

Anche, vorrei dire, dinanzi ad una lunga deregulation perpetrata dai governi centrali.

Altra cosa è lo sporco malaffare che fa da pericoloso contraltare al settore dell'energia pulita: e qui il plauso vada certamente alle numerose inchieste delle procure più sensibili ed avanzate, ma anche all'attenzione posta in essere negli anni passati da alcune amministrazioni locali. Contro la degenerazione criminale di lobbies e vere e proprie cupole mafiose è dunque necessario innalzare i livelli di guardia, costituendo un fronte comune e perciò autorevole, e colmare in sede nazionale i vuoti legislativi per approntare il più efficace rimedio alle offese inflitte al nostro meraviglioso paesaggio regionale.

COMUNICATO STAMPA TONI MATARRELLI - DEPUTATO SEL

 

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