ARRIVANO SOLDI A MESAGNE, ma la fretta è una cattiva consigliera.

La gestione della COSA PUBBLICA, qui a Mesagne, dal 2019 è caratterizzata dalla FRETTA.

Fretta di decidere, fretta di nominare consulenti, di affidare incarichi, di pubblicizzare notizie prima ancora di essere stata deliberate. Inutile il passaggio dagli Organi deputati ad assumere decisioni collegiali per il bene della Città. Un uomo solo al comando decide e gli Uffici eseguono.

Ma la fretta (e l’autoritarismo!), si sa, sono cattive consigliere.

-I FATTI

Il 17 luglio 2020 il Presidente del Consiglio dei Ministri assegna alcuni “contributi per investimenti in infrastrutture sociali ai comuni delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia”.

Il Comune di Mesagne risulta beneficiario della somma di €51.650,13 per gli anni dal 2020 al 2023, purchè inizi i lavori entro il 30 Settembre.

Il 6 giugno 2022, il Comune - attraverso le strutture competenti - assegna, mediante procedura di affidamento diretto i lavori di riqualificazione del Parco Potì per un importo di oltre €43.000,00 ad una ditta di Mesagne.

Qual è l’opera pubblica che il Comune intende realizzare?

Eliminare il vecchio campo di calcetto del Parco Potì “per fare posto ad un impianto polivalente per il gioco del Volley e del Basket, in quanto “è volontà della Amministrazione riqualificare l’impianto sportivo esistente all’interno del Parco “Potì” che con il passare degli anni e senza alcuna custodia spesso è stato destinatario di atti vandalici che hanno portato alla distruzione totale della recinzione, del cancello di ingresso e del terreno di giuoco”.

Il 13 settembre 2022, però, tutto cambia!

Con determinazione n. 2182, il Comune REVOCA la precedente deliberazione adducendo le seguenti motivazioni: “numerose sono state le lamentele dei fruitori i quali hanno richiesto comunque che fosse garantito il gioco del calcetto a 5, ma con le risorse a disposizione quanto sopra richiesto non può essere garantito per cui l’Amministrazione Comunale intende optare per una scelta diversa e quindi soprassedere alla riqualificazione dell’impianto sportivo esistente all’interno del Parco “Potì””.

-QUESITI

A questo punto, di fronte alla clamorosa retromarcia, ci poniamo alcune domande che, se fossimo in un Paese democratico, dovrebbero essere affrontate in Consiglio comunale.

Ma, si sa, in Consiglio comunale, a Mesagne, per scelta della maggioranza, si assegnano onorificenze, senza affrontare i veri problemi della Città.

I dubbi restano:

-con chi è stata effettuata la scelta iniziale dell’amministrazione comunale di modificare la destinazione dei campi da gioco del parco Potì da calcetto a basket e pallavolo?

-perché i sedicenti “fruitori del campetto di calcetto” non sono stati ascoltati prima di assumere una determinazione?

-in che modo tali “fruitori del campetto di calcetto” hanno espresso le loro “lamentele” alle istituzioni? Si sono costituiti in comitato? Hanno inoltrato una diffida? Hanno fatto una telefonata al Sindaco o si sono incontrati con lui direttamente in un bar, davanti ad un caffè?

-e coloro che avrebbero preferito un campo di pallavolo e di basket sono stati ascoltati?

-la ditta già indicata nella delibera di giugno 2022 quale assegnataria dell’incarico di riqualificazione vanterà dei diritti per il mancato incarico? E se sì, su chi graveranno tali spese?

-il contributo di cui avrebbe potuto beneficiare il Comune per assegnazione statale è andato perso? Può essere ancora utilizzato e se sì, con chi deciderà, questa volta, l’Amministrazione per cosa utilizzare i fondi?

Ecco: questo è l’ennesimo esempio di cattiva gestione della COSA PUBBLICA, che condanniamo da tre anni!

Un’Amministrazione che ha più fretta di apparire che di risolvere i problemi concreti della Città.

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