Amati: “Boccia è un nemico del Pd. Se è paladino della legalità, ci parli degli arresti in Regione. Io intanto lo querelo e lo sfido a duello dialettico”

Dichiarazione del Consigliere regionale Fabiano Amati.

“Francesco Boccia è un nemico del mio partito, il Partito Democratico, perché lo usa da anni per candidature blindate e senza aver mai risolto una cosa concreta delle persone. E io combatterò anche per ridare al PD una dimensione senza i Boccia e i suoi atti contro il partito, culminati nelle liste in violazione dello Statuto.

In queste ore, per provare ad ammaccare la mia credibilità, mi chiede notizie circa l’organizzazione di un convegno a cui ho partecipato sabato scorso a Brindisi.

Se ha tali curiosità, le rivolga all’organizzatore, il medico ed ex consigliere comunale Salvatore Brigante e al consigliere comunale Antonio Elefante che l’ha aiutato. Io non posso essergli d’aiuto.

Ero stato invitato a parlare e non mi sono occupato di organizzazione. Me ne devo purtroppo occupare da qualche ora e solo al fine di raccogliere tutti gli elementi da scrivere nella querela per diffamazione a Francesco Boccia.

In ogni caso, Boccia dice di parlare così contro di me non per ritorsione politica ma per amore di legalità. Ottimo. Era ora. Finalmente un buon programma.

E allora cominci col dire qualcosa sulle cose che più ci danno vergogna e dolore, perché la lotta per la legalità non è una serata di gala ove presentarsi impomatati e a favore di telecamera. Legalità è dire qualcosa, con coraggio e senza soggezioni e sudditanze, per esempio sulle diverse inchieste relative alle attività della Regione, riguardanti persone ampiamente conosciute, stimate e considerate dall’attuale governo regionale e dal Presidente Emiliano. Ci dica qualcosa, Boccia, sugli scandali della Protezione civile, dell’Economato, dell’Ospedale in Fiera, dei Servizi sociali e chi più ne ha più ne metta.

Suvvia, se Boccia tiene a dare alla Puglia un profilo di regione moderna, cominci a dire la verità sulle cose e ci comunichi il suo sconcerto. Se tiene a dare al PD un’immagine di partito votabile, cominci a votarlo e farlo votare non per convenienza ma per convinzione, così come sto facendo io, prendendo anche le distanze ogni tanto dal suo dante causa Michele Emiliano – questo è lo status attribuitogli dallo stesso Emiliano anche con un recente epidittico -, elencandogli i clamorosi errori nella gestione della Regione e addebitandogli la campagna elettorale che sta facendo per tutti i partiti, in attesa del fallimento di Letta per poi presentarsi come il campione del prossimo cambiamento.

Faccia insomma qualcosa per stare come si sta nel nostro partito, perché ciò che è diventato intollerabile, ormai, è la doppiezza di Boccia che i cittadini si apprestano a bocciare.

E se Boccia è convinto delle cose che dice accetti un duello dialettico con me, ovviamente potrà scegliere il luogo, l’arbitro e pure le persone da portare ad ascoltare, nella speranza che siano di più di quelle che stanno andando ad ascoltarlo in questa campagna elettorale”.

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