È sempre colpa degli altri (Movimento Libero e progressista)

ll Sindaco ha detto in Consiglio Comunale che l’incidente di via Gualtiero d’Ocra è stato provocato dall'autista

dell’autocisterna che ha superato incautamente la delimitazione dell’area di cantiere franata. Ha promesso che il Comune agirà per vie legali e chiamerà il responsabile dell’incidente al pagamento dei danni che la città ha subito.

Noi abbiamo raccolto il racconto di chi quella mattina ha assistito ai fatti.

Alle ore 6,30 circa un cittadino ha telefonato alle forze dell’ordine per segnalare lo smottamento del piano viario. I primi ad accorrere sul posto sono gli operai della ditta di Matera che sta eseguendo i lavori per conto dell’AQP, i quali provvedono a delimitare la corsia franata con i soliti pioli di gomma.

Via Gualtiero d’Ocra non viene immediatamente chiusa al traffico; traffico che, via via, anzi si intensifica, cosicchè che la carreggiata, delimitata dall’area di cantiere, da un lato, e dalle macchine parcheggiate, dall’altro, si restringe pericolosamente, mentre i pioli vengono qua e là spostati o abbattuti.

Quando arriva l’autocisterna la strada è regolarmente transitabile e l’area “a rischio” non sembra perfettamente delimitata. L’autotreno finisce nella frana, la cisterna si inclina pericolosamente su un lato ma per fortuna si incastra e non va a sbattere sul muro. E’ a questo punto che arrivano sul posto i Vigili Urbani, che prendono nota dell’accaduto, sentendo i residenti, la Polizia e i Carabinieri che chiudono al traffico la sola via Gualtiero d’Ocra.

Ovviamente, immediatamente, si ingorgano le strade limitrofe, si paralizza via Bassi-Torre S.S.na e piazza S-Andrea e si crea un caos che si riverbera su tutto il centro cittadino.

Sul posto, infine, arrivano provvidenzialmente i Vigili del Fuoco  che consigliano l’estensione del perimetro della zona  rossa, l’evacuazione dei civili residenti e operanti nell’area, lo svuotamento preliminare del carburante e la successiva rimozione del mezzo.

Tutto bene quel che finisce bene. Ma qualcosa evidentemente non ha funzionato:

1)     I lavori di ripristino sono stati fatti male, anzi malissimo. E’ previsto e prevedibile che il riempimento delle trincee di scavo possa cedere nel tempo, ma che l’asfalto sia franato di 50 cm dopo un bicchiere d’acqua piovana vuol dire che il riempimento è stato fatto con lo sputo. Non c’è verso di controllare questi lavori così come si fece per il centro storico?

2)     Il sistema dell’emergenza è sembrato un po’ pasticciato e confuso giacchè su quella strada non dovevano certo passare i mezzi pesanti e la prima cosa da fare, alla segnalazione del cittadino, era bloccare l’intera strada non solo l’area di cantiere smottato.

3)     Sarà ben difficile che l’autista si faccia mettere in croce senza rimettere nel circolo giudiziario il gioco delle responsabilità per i danni che lui, il mezzo e il committente hanno subito

4)     Gli organi tecnici del Comune sono arrivati tardi, tanto tardi che il geometra dell’Ufficio Tecnico (a cui va la nostra solidarietà) quando è giunto sul posto ha rischiato il linciaggio

5)     Gli organi politici non ci sono arrivati affatto. Non c’è arrivato neanche il sindaco, ma il selfie questa volta glielo regaliamo noi!

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