Graduata: le parole sono pietre

Lo scandaloso epilogo dell’amministrazione  comunale di Taranto, concluso con “il tradimento delle liste civiche”,

ha costretto il Partito Democratico nazionale ad intervenire nel dibattito che, da tempo, si va sviluppando all’interno della Regione Puglia sul ruolo svolto da queste ultime.

        Volute, organizzate e patrocinate dal presidente Emiliano con l’obiettivo di “aggregare” altre forze per far vincere il campo progressista, in molte realtà, queste liste civiche si sono trasformate in centri di potere di ristrette oligarchie che utilizzano i voti conquistati dal PD, a livello regionale, per fare “gli sgambetti” al PD a livello locale.

        Si è incaricato Francesco Boccia, responsabile Enti locali della Segreteria nazionale dm di “lanciare un messaggio chiaro”, attraverso un articolo apparso su La Repubblica di ieri, con il quale si promette che da questo momento “non consentiremo nessun giochino sulla pelle del PD”.

        Se le parole hanno un senso, quelle pronunciate dal leader piddino annunciano (?) l’apertura di una nuova stagione politica durante la quale le liste civiche saranno tollerate soltanto se i loro capifazione capiranno “che se vogliono avere rapporti col PD (a livello regionale) devono tagliare i ponti con chi pensa che allearsi (a livello locale) con la sinistra o la destra sia la stessa cosa”.

        Alla luce di quanto affermato è legittimo attendersi che l’annuncio di una “risposta dura” contro tutti i trasformismi proliferati, tollerati e sostenuti nel corso degli ultimi anni nella nostra Regione suoni come il rintocco di una campana a morto per quei capitani di ventura che ne sono stati i naturali interpreti?

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