Osservando l' osservatorio (di Pompeo Molfetta)

Martedì scorso si è tenuta la prima seduta del rinnovato Osservatorio Permanente per la Legalità.

È questo un consesso importante che è stato sempre onorato, fin dalla sua istituzione, dalla partecipazione attiva di tutti gli organismi istituzionali di rappresentanza presenti nella città, dal Consiglio Comunale, alle forze dell’ordine, all’associazione antiracket e antiusura, al mondo ecclesiale, scolastico, sindacale, produttivo e associativo in genere.

È una istituzione prestigiosa, dal grande valore simbolico oltre che operativo perché testimonia l’attenzione che la città mostra per i temi della legalità.

I suoi lavori sono l'occasione per fare una ricognizione attiva delle eventuali criticità presenti nel territorio e indirizzare collegialmente le azioni di contrasto al malcostume e al malaffare oltre che a cercare nuove strade per alimentare nei più giovani la cultura della legalità.

Voglio ringraziare tutti coloro che si sono sentiti in dovere di portare il proprio prezioso contributo che è servito ad alimentare una discussione ampia e articolata dalla quale è emerso che ancora “il fuoco brucia sotto la cenere” e che,  così come attestato dalla relazione della DIA di Lecce  per la provincia di Brindisi nel secondo semestre del 2019, bisogna tenere le antenne dritte  su una serie articolata di nuove frontiere criminologiche che si vanno affacciando anche nella nostra città.

Bisogna porre attenzione all’aumento del traffico e dello spaccio di stupefacenti, alla invisibile ma persistente attività estorsiva, ai videopoker e al gioco d’azzardo, alle aste giudiziarie, alle sofisticazioni alimentari, al traffico di esseri umani e al caporalato ecc...

Bisogna porre attenzione agli effetti di una congiuntura straordinaria legata alla pandemia e al post-COVID per l’accrescersi delle disuguaglianze sociali e la marginalizzazione di tanti poveri disgraziati e giovani disoccupati che potrebbero cadere nella rete del crimine organizzato.

Bisogna tenere a bada gli appetiti criminali che si concentreranno sulle ingenti risorse che arriveranno dall’Europa per il superamento della crisi economica.

Di questo e molto altro si è parlato sottolineando unanimemente la necessità di dare a questo organismo strumenti operativi per non far affondare questa discussione in un mero esercizio accademico senza frutto e senza costrutto.

Peccato che il sindaco abbia lasciato l’auditoriun poco tempo dopo il suo saluto così come ha fatto il consigliere regionale Vizzino entrambi evidentemente a tutt'altre faccende affaccendati.

Fonte facebook

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