Una riflessione su quello che potrebbe accadere dopo questi giorni sospesi (di Michele Graduata).

Un appello ai giovani resistenti del 2020: DIFENDERE IL PARLAMENTO , LA COSTITUZIONE, LA DEMOCRAZIA!

Fiducia nella democrazia

L’ordine politico, economico e sociale elaborato dalla destra neoliberista negli anni settanta del secolo scorso, sperimentato nella Inghilterra della Thatcher e nell’America di Reagan, ed infine esportato in tutto il mondo, ormai non regge più.

Si trattava di un progetto, peraltro riuscito, che puntava a imporre nuovi blocchi di potere e una diversa distribuzione della ricchezza a favore di pochi.

Esso si reggeva, sul piano internazionale, sulla libera circolazione delle merci, delle persone, dei capitali e dei servizi e, sul piano interno, sul dogma che lo Stato, cioè la politica, fosse il problema e il mercato, cioè l’economia, la soluzione.

Questo ordine ha retto, per oltre quarant’anni, le sorti del mondo senza incontrare significative resistenze.

Prima la crisi economica del 2008, poi quella politica causata dallo spostamento del consenso a favore di movimenti populisti, ne hanno minato le fondamenta.

Le cose sono ulteriormente peggiorate con la crisi sociale di oggi legata al Coronavirus che sta sconvolgendo la vita dell’intero genere umano.

A dire il vero, i primi a lanciare l’allarme erano stati proprio i due paesi che avevano tratto i maggiori vantaggi da quell’ordine.

L’uscita della Gran Bretagna di Johnson dall’Unione Europea e le misure protezionistiche ed antimmigrazione adottate da Trump, infatti, non sono altro che la presa d’atto di questo fallimento e, nello stesso tempo, la riproposizione di un nuovo ordine.

Nel tentativo di fare uscire il liberismo dalla crisi che lo ha investito, una nuova destra razzista e xenofoba propone, infatti, l’alleanza con il nazionalismo, che per pudicizia chiama sovranismo, utilizzando i temi tradizionali della famiglia e della religione e alimentando la paura e l’odio per recuperare il consenso interno.

Sarà sufficiente questa alleanza fra liberismo e nazionalismo a fronteggiare la crisi che inevitabilmente investirà i paesi europei dopo l’uscita dalla emergenza sanitaria, oppure si utilizzeranno le necessarie provvisorie limitazioni costituzionali di oggi per trasformarle in definitive?

In entrambi i casi tocca alle forze democratiche e progressiste dotarsi di un pensiero e di un progetto alternativo per contrastare queste derive e trasmetterli ai nuovi RESISTENTI del 2020 per schierarli in difesa del Parlamento e della Costituzione dietro la quale, come ha scritto Piero Calamandrei: “Bisogna vedere giovani caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento, morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno dato la vita perché la libertà e la giustizia potessero essere scritte su questa carta”.

Michele Graduata

 

Fonte Facebook

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