Inquinamento ambientale Brindisi: interrogazione di Matarrelli, risposta sconcertante del Ministro per l'Ambiente.

Nel pomeriggio di mercoledì, in occasione del question time settimanale, il deputato di Sinistra Ecologia Libertà Toni Matarrelli ha presentato – da primo firmatario, ma insieme agli altri deputati del suo partito – una interrogazione al Ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti sulle preoccupanti correlazioni tra inquinamento ambientale ed incidenza epidemiologica individuate a Brindisi.

In particolare ha sollecitato l’attenzione del Governo verso uno studio pubblicato all’inizio di quest’anno sull’autorevole rivista scientifica “Environmental Research” e condotto da un gruppo composto da epidemiologi, fisici dell’atmosfera, biologi di alcuni istituti del CNR di Pisa, Lecce e Bologna e neonatologi della ASL di Brindisi.

Secondo tali risultanze si è potuto evidenziare che le madri di 129 neonati con malformazioni cardiache congenite erano state sovraesposte, dalla terza all’ottava settimana di gestazione, ad una concentrazione di anidride solforosa più elevata delle mamme che hanno partorito bambini sani.

 

Quella preoccupante ricerca, che ne seguiva un’altra secondo cui si era stabilito come a Brindisi ci sia stata una incidenza di malformazioni cardiache congenite maggiore del 17% rispetto alla media europea, mette in relazione il dato sanitario con il dato ambientale.

Il parlamentare ha anche segnalato a Galletti, contestualizzando il fenomeno nel territorio, che l’anidride solforosa a Brindisi proviene, secondo i dati forniti dall’Arpa Puglia, per il 90% dalla produzione energetica. «E’ allora impellente adottare misure tese a ridurre le emissioni industriali ed in particolare quelle derivanti dalla produzione energetica», ha spiegato Matarrelli, domandando infine «quali iniziative urgenti il Governo intenda avviare al fine di ridurre drasticamente le emissioni inquinanti per garantire la tutela dell’ambiente e di conseguenza la salute pubblica».

La risposta del Ministro è stata sconfortante.

Secondo Galletti, infatti, «la disciplina in materia di emissioni è rigorosa ed in linea con la normativa europea» e, passaggio più discutibile, «nessuna segnalazione critica è pervenuta dal territorio brindisino». Anzi, i dati forniti non proverrebbero «da fonte certificata».

L’allarme ambientale e sanitario a Brindisi, considerata ormai una vertenza nazionale, per il Ministro non sarebbe in piedi.

«Non posso dichiararmi affatto soddisfatto della sua risposta, poiché tende a differire la soluzione di un problema che pesa come un macigno sul destino delle generazioni a venire, sulle famiglie brindisine e certamente sulla coscienza dei governanti», ha replicato il parlamentare. «Brindisi, insieme ad altre e già note realtà iperindustrializzate disseminate per l’Italia, costituisce il crocevia di diverse istanze in materia di salute pubblica, tutte ugualmente stringenti.

E’ noto che nel territorio di Brindisi è insediata la centrale termoelettrica a carbone Enel “Federico II”, la quale nel 2011 fu classificata al 18esimo posto tra gli impianti industriali più inquinanti d’Europa dall’Agenzia Europea per l’Ambiente.

Anche per tali fattori la Regione Puglia nel luglio dello scorso anno, sulla base delle risultanze del primo studio sulle malformazioni congenite a Brindisi, ha istituito il registro regionale delle malformazioni. Il Governo che lei rappresenta, anche per le annunciate premesse di inversione del verso, ha dunque il dovere di non soggiacere più ai diktat di certe realtà industriali che hanno fin qui nicchiato dinanzi alla necessità di tutelare l’ambiente e le comunità, semplicemente ponendo in essere gli idonei investimenti. Spetta dunque all’azione del suo Ministero il compito di fermare un processo di degrado».

COMUNICATO STAMPA TONI MATARRELLI – DEPUTATO SEL

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