Ottantamila euro in poco più di 100 giorni: il conto salato degli incarchi esterni (Gruppo consiliare Pd)

Sembrerebbe che al Comune di Mesagne non vi sia più personale capace di progettare, coordinare la sicurezza nella fase esecutiva dei lavori pubblici, redigere capitolati.

E’, infatti, frequentissimo il ricorso a professionisti esterni che, come è facile da immaginare, ha un costo non trascurabile per un bilancio già asfittico per stessa ammissione degli attuali amministratori. Scorrendo le determine e svolgendo un rapido calcolo, si può facilmente verificare come questa amministrazione abbia già speso più di 80 000 € (ottantamila euro) per incarichi diretti, in molti casi affidati senza l’espletamento di procedure di gara, a diverse figure professionali. Di seguito li elenchiamo per opportuna conoscenza di chi legge:

  • Incarico per la redazione di un progetto esecutivo per la realizzazione di lavori di riqualificazione e adeguamento della scuola secondaria di I° grado Maia Materdona, per un importo pari a €36 927,87;
  • Incarico per il controllo dei lavori di rifacimento dell’impianto idrico e fognante del centro storico, per un importo di €5000;
  • Incarico per la redazione di uno studio di fattibilità tecnico economico per la realizzazione del Parco Canale Capece a ridosso del quartiere Seta per un importo di €17 500;
  • Incarico di coordinatore della sicurezza per i lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento morfologico funzionale per la riqualificazione della Biblioteca comunale “Ugo Granafei”, per un importo di €21 895,27.

A questi se ne aggiungeranno presto altri già in programma e la somma si avvicinerà di molto alla soglia di 100 000 € (centomila euro). Un ammontare enorme se rapportato al periodo di attività di questa Amministrazione - siamo, infatti, a poco più di cento giorni dall’insediamento della giunta. Va considerato inoltre che, in qualche caso, l’Amministrazione si è avvalsa di consulenze esterne per la realizzazione di progetti che, al momento, sono solo candidati a finanziamento e per i quali è tutto da verificare il ritorno in termini di realizzazioni per la città. Non intendiamo certo condannare la volontà di realizzare opere pubbliche, incrementare gli investimenti e creare lavoro, ma non possiamo esimerci dal porre almeno due domande agli amministratori in carica: come si concilia questo modo di procedere con le preoccupazioni sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente, che solo qualche mese fa hanno determinato lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale in seguito alle dimissioni della maggioranza dei consiglieri? Che fine hanno fatto la valorizzazione delle risorse umane e l’efficientamento della macchina amministrativa, la quale si compone, tra gli altri, di ingegneri, architetti, geometri, avvocati ed altre figure professionali che consentirebbero di ridurre al minimo il ricorso a professionisti esterni, risparmiando così decine di migliaia di euro?

Per quanto parte di queste risorse appartengono ai capitoli di spesa dei finanziamenti presi negli scorsi anni, il consolidarsi di questa prassi alla lunga costituirà un rischio per la tenuta dei conti pubblici. Per questo esprimiamo già da oggi una forte preoccupazione per la gestione poco oculata di risorse che dovrebbero essere utilizzate per finalità più utili alla città della distribuzione di incarichi professionali.

GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO

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