Regione Puglia: un ulteriore segnale di attenzione in favore delle donne.

Alla vigilia della Giornata internazionale della donna, la Regione Puglia da un ulteriore segnale di attenzione e di impegno in favore delle donne.
Si chiama “Norme per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere, il sostegno delle vittime, la promozione della libertà e dell’autodeterminazione delle donne” il testo del disegno di legge licenziato nella seduta di Giunta regionale dello scorso 4 marzo 2014. Venerdì 7 marzo 2014 presso l’Aula del Consiglio Regionale alle ore 12.00 in via Giuseppe Capruzzi, 212 il Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola e l’Assessore regionale al Welfare e Salute Elena Gentile, terranno la conferenza stampa di presentazione del Disegno di Legge che ora inizia il suo iter in Consiglio per l’approvazione definitiva, prevista entro la fine del mese.
All’incontro parteciperanno le dirigenti regionali Francesca Zampano e Anna Maria Candela e la Consigliera regionale di parità Serenella Molendini.

L’incontro con i giornalisti sarà occasione per approfondire le importanti novità contenute nel disegno di legge: dall’assistenza economica e alloggiativa, all’inserimento lavorativo, alla creazione di un fondo dedicato, alle azioni di prevenzione e di formazione.

Per Antonella Vincenti, Coordinatrice Regionale Democratiche Puglia “L’approvazione del disegno di legge regionale contro la violenza di genere è un grande traguardo di civiltà e sensibilità per la nostra terra, raggiunto grazie all’impegno profuso dal governo Vendola. La Conferenza delle Democratiche di Puglia apprezza fortemente il percorso che in questi mesi ha portato alla definizione di una normativa precisa, basata sulla prevenzione e sul contrasto di un fenomeno che, purtroppo, in molti casi ha delle conseguenze fatali.
Un plauso va in primis all’assessore al Welfare Elena Gentile, che da anni lavora con dedizione  su questo fronte e che con la sua firma ha messo nero su bianco un importante disegno di legge.
Dimostrazione di una politica che non è fatta di annunci, ma di concretezza, di provvedimenti  a tutela delle donne e dei minori (questi ultimi vittime o spettatori di soprusi sulle loro madri). Una politica che ha favorito l’attivazione di centri antiviolenza e di case rifugio su tutto il territorio regionale e che ora rafforza il suo strumento normativo per garantire un’azione più incisiva.
Questo disegno di legge, ne siamo convinte, può incidere positivamente sulla diffusione della cultura del rispetto, ciò che serve per fermare la scia di sangue che macchia la coscienza di tutti noi.

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