Che cosa sta succedendo in “Aeroporti di Puglia” ? Una richiesta chiarimenti ai rappresentanti politici nazionali e locali.

Abbiamo ricevuto e volentieri facciamo nostra una richiesta di chiarimenti che viene pubblicata di seguito,

per sapere cosa sta succedendo ad Aeroporti di Puglia e quale è la posizione dei nostri rappresentanti politici nazionali e locali.

In questi ultimi giorni leggiamo sui media locali le notizie più disparate su Adp (Aeroporti di Puglia).

“Voli civili a Grottaglie – Pericolosa l’operazione della Regione –guerra tra poveri – frazionamento degli aeroporti di Bari e Brindisi per favorire Grottaglie- collegamenti più efficaci –tavolo tecnico permanente per la dotazione di voli civili su Grottaglie, etc. etc.”

Premesso che:

  1. in Puglia esistono, come è noto, 4 aeroporti:
  • Bari e Brindisi (Palese-Karol Woitila e Papola-Ar. Del Salento) che operano a pieno titolo con l’intermediazione di circa 6,5 mln di passeggeri, ottenendo un livello di soddisfazione altissimo ( cfr. ricerca statistica di “Altroconsumo” che li vede ai primi posti su un monitoraggio di n. 178 aeroporti).
  • Grottaglie/Taranto (Arlotta), che nel 2015 è stato classificato come “Aeroporto industrale” e che opera anche nelle prove dei veivoli a pilota remoto (droni) e che in Italia (unico aeroporto italiano) possiede la certificazione in tal senso.
  • Foggia (Gino Lisa) che sino a un anno addietro veniva usato essenzialmente come eliporto attraverso la Ditta Alidaunia.
  1. verifichiamo, attraverso i media, che si vuol incentivare l’Arlotta come aeroporto civile;
  2. altrettanto avviene per il “Gino Lisa”.
  3. La Regione Lombardia, con circa 10/mln di abitanti, ha faticato invano nell’ottenere su Milano il quarto aeroporto (dopo Malpensa, Linate ed Orio al serio).
  4. La Puglia, con circa 4/mln di abitanti, difficilmente potrebbe sostenere un terzo aeroporto passeggeri (anche se Grottaglie ha già la classificazione Enac).
  5. E’ noto, sul piano finanziario, che il break even point nella gestione di un aeroporto, si verifica attraverso l’intermediazione di circa 400.000/450.000 passeggeri.
  6. È estremamente difficile frazionare i passeggeri di Bari/Brindisi dal momento che, notoriamente, sono le Compagnie aeree che scelgono gli scali per loro più congeniali, sempre ammesso e non concesso che la proprietà di Adp sia disponibile a finanziare su Grottaglie il fabbisogno sufficiente a dotare l’Arlotta di strutture adeguate.
  7. Potrebbe intervenire inoltre, su questo aeroporto, un conflitto tra la vocazione industriale (già a livello discreto) e quella passeggeri.
  8. Sul “Gino Lisa” la Regione Puglia ha speso molte promesse, attivando, a quanto pare, la somma di €. 14/mln già concesse nel trascorso lustro, dall’U.E. per le piste.

Ebbene, chi ha mai sorvolato l’aeroporto “Gino Lisa” si sarà facilmente accorto di quanto la stazione esistente sia totalmente soffocata dalle innumerevoli costruzioni, che dovrebbero essere espropriate sia per le piste di rullaggio che per i coni di atterraggio e decollo.

I cittadini del territorio salentino gradirebbero sapere di più e, soprattutto, quali sono le posizioni del nostri rappresentati politici nazionali e locali sull’argomento.

La richiesta verrà mandata per email ai rappresentanti politici più specificatamente a:

on. Tony Matarrelli

on. Elisa Mariano

on. Nicola Ciracì

sen. Piero Iurlaro

sen. Vittorio Zizzi

consigliere regionale Mauro Vizzino

consigliere regionale Gianluca Bozzetti

consigliere regionale Giuseppe Romano

sindaco di Mesagne Pompeo Molfetta

Man mano che arriveranno le risposte le pubblicheremo sulla nostra testata.

 

Foto: Aeroporto Lisa visto dall'alto.

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