Romano (capogruppo Pd alla Regione): scelgo Emiliano perché ...

Il momento di decidere è arrivato. Domenica 30 novembre il popolo del Partito democratico ha il compito di decidere. Io ho già scelto come voglio che vada a finire: voglio che alla guida della nuova Regione Puglia ci sia un uomo che negli ultimi dieci anni ha dimostrato di saper governare, amministrando con successo il Comune di Bari, il capoluogo della nostra regione.

Sto parlando, come avrete capito, del nostro segretario regionale, Michele Emiliano. Sto parlando del sindaco di Puglia. Un appellativo, quello di sindaco, che calza a pennello con il programma con cui Emiliano intende portare avanti la sua presidenza.

Un sindaco per i sindaci, un presidente al servizio dei territori. Un uomo che sa già cosa significa il rapporto tra Comune e Regione, tra Comune e Governo nazionale, tra Comune, Regione e Unione europea. Se ci fosse un passaggio obbligato per diventare presidente di una Regione, in particolare se si stratta di un regione del Sud, questo dovrebbe essere l’aver amministrato, almeno una volta nella vita, un Comune.

 

Sono infatti i sindaci ad avere il polso della situazione, a sapere quali sono le cose che servono per migliorare la vita dei propri cittadini. E costruire un legame inesorabile tra la Regione e i Comuni pugliesi, sapendo bene cosa significa avere soldi in cassa e non poterli spendere, sapendo bene quali sono le battaglie da portare avanti per il bene comune, senza bandiere ideologiche, credo sia il valore aggiunto di Michele Emiliano.

In questi dieci anni il centrosinistra alla Regione Puglia non è stato ad aspettare tempi migliori. Anzi, con Nichi Vendola il Partito democratico ha cancellato, rimediando faticosamente, gli errori commessi dalle precedenti amministrazioni di centrodestra, e gli strascichi che questi hanno lasciato sulle spalle della Puglia e dei pugliesi. Abbiamo costruito interventi normativi che migliorassero il mondo della sanità, il sistema di welfare, la cura del territorio e l’assetto idrogeologico, senza dimenticare l’accesso allo sport, l’accoglienza dei migranti, il diritto allo studio.

Abbiamo predisposto interventi di sostegno al sistema di impresa, al mondo del lavoro, della ricerca e dell’innovazione. Abbiamo costruito una idea di regione che punta sulla cultura e sul turismo per il proprio successo e la propria immagine nel mondo.

L’impegno comune del centrosinistra, con la guida di Vendola, è stato quello di fare della Puglia una terra riconosciuta e rispettata, dove è bello viverci e dove fosse desiderabile trascorrere lunghi periodi di tempo. Ci siamo riusciti? Non del tutto, probabilmente. Ma dieci anni sono trascorsi in questo costante tentativo. Non dimentichiamo che abbiamo agito in un contesto in cui il Governo Berlusconi ci ha costretti al Piano di rientro sanitario, imponendo alla Puglia di chiudere ospedali e di bloccare le assunzioni del personale sanitario. Non dimentichiamo che il Piano è stato imposto perché la Puglia ha dovuto, pena la perdita di preziosi fondi europei per il nostro sviluppo socio-economico, sforare il Patto di stabilità. Non dimentichiamo che abbiamo dovuto far fronte a leggi finanziarie nazionali che hanno bloccato la nostra capacità di spesa e quindi quella dei Comuni che erano in credito con la Regione.

Il riformismo, cuore del modo di fare politica del Pd, è stato soffocato da eventi imprevedibili, da congiunture economiche mondiali, da leggi nazionali che hanno anche bloccato la nostra capacità di far fronte agli eventi piuttosto che aiutarci a superarli. Eppure abbiamo tenuto la testa alta e siamo, come è stato sottolineato dalla stessa Unione europea, regione modello per la spesa dei fondi comunitari, per la lotta alle illegalità, per gli interventi contro il dissesto idrogeologico, per la formazione e il sostegno ai lavoratori precari e a quanti rischiano o hanno già perso il posto di lavoro.

Tutto questo, nel bene e nel male, è stato realizzato dal Pd in dieci anni in cui è stato partito di maggioranza relativa in questa regione. Ora, con Michele Emiliano, abbiamo la possibilità di esprimere un governo che dia continuità a quanto di buono è stato fatto, che faccia tesoro degli errori, e che soprattutto sa già dove puntare per costruire un futuro grandioso per la nostra regione.

Per questo io, domenica 30 novembre, alle primarie scelgo Michele Emiliano. E chiedo a te di fare la mia stessa scelta, per il bene di tutti i pugliesi.

Pino Romano 

Presidente Gruppo PD Regione Puglia

 

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