Piano di riordino ospedaliero, Zullo: “Non basta potenziare gli ospedali per far funzionare la sanità se poi le strutture territoriali sono al collasso”

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo.

“Il Piano di Riordino Ospedaliero è stato alla fine definito. Per noi il giudizio resta negativo per la penalizzazione di alcuni territori, per la mancata pianificazione dei percorsi ospedale-territorio e per le diseconomie che non risolve ma attendiamo fiduciosi che venga attuato perché il tempo, sempre galantuomo, possa darci ragione.

Il presidente e assessore alla Sanità, Michele Emiliano, è già impegnato in una campagna elettorale per la sua rielezione che lo porta in giro per la Puglia ad inaugurare nuovi reparti e nuove strutture sanitarie che, purtroppo sono sempre e solo ospedaliere perché nulla è fatto per potenziare la prevenzione, la medicina distrettuale e la riabilitazione. Mi corre l’obbligo di riportarlo alla realtà.

Certo i circa 1.600 posti letto in più previsti sono una buona notizia se saranno distribuiti in base alle necessità e non in base alle vicinanze politiche e se sono funzionali per fronteggiare patologie ad alta incidenza e prevalenza e ad alta complessità. Se così non sarà, Emiliano sarà responsabile di una Sanità che regge e quindi dilapida la stragrande maggioranza di risorse nell’ospedalizzazione non è una Sanità che può funzionare. Il paziente prima di arrivare al ‘ricovero’ ha bisogno di altre strutture che sono quelle territoriali, senza contare che con un’efficace prevenzione molti non arriverebbero neppure ad avere bisogno di un posto letto in ospedale.

Le strutture sanitarie territoriali sono al collasso, si fa fatica in molti casi ad ottenere una vaccinazione per non parlare delle liste di attesa e non va meglio con il settore amministrativo lì dove è difficile pure il disbrigo di una pratica per la scelta di un medico o la segnalazione di un diritto ad un’esenzione.

“Una vera riorganizzazione sanitaria è anche una migliore organizzazione a 360 gradi di tutto il sistema, altrimenti siamo di fronte al più grande fallimento e a dirlo sono i dati che vengono proprio da quegli strumenti partecipativi tanto cari ad Emiliano: dove la Sanità viene considerata con il 4% il fanalino di coda delle politiche attuate dalla Giunta Emiliano. Se non ascolta noi, il presidente leggesse almeno questi dati. E, pensi anche a quei pugliesi che rinunciano a curarsi per i suoi super-ticket”./

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