I lavoratori della Provincia dopo gli incontri con i rappresentanti istituzionali.

Si riportano gli ordini del giorno diffusi dopo gli incontri dei dipendenti della Provincia di Brindisi, in assemblea permanente dal 19 Dicembre scorso, con i diversi rappresentanti dei livelli politico-istituzionali.

 

Su iniziativa del Presidente della Provincia di Brindisi Maurizio Bruno, si è tenuto oggi, nel corso dell’Assemblea permanente del Personale contro le modalità di riordino delle Province previste nella Legge di stabilità, un’incontro tra i rappresentanti sindacali ed i rappresentanti politici nazionali e regionali intervenuti. All’incontro hanno partecipato: I Senatori Iurlaro e Tomaselli I Consiglieri Regionali Brigante, Epifani, Friolo, Scianaro Il Presidente della Provincia Bruno, il Direttore Generale De Magistris Le Segreterie Territoriali ed Aziendali CGIL-CISL-UIL-CSA-DICCAP La RSU della Provincia di Brindisi.

Dopo un ampio e franco confronto, preso atto della fondatezza delle preoccupazioni dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali nonché delle criticità evidenziate dal Presidente dell’Ente stesso circa l’assenza, al momento, di certezza delle risorse economiche che possano garantire servizi e livelli occupazionali, si è condivisa la necessità della sottoscrizione di un ordine del giorno in cui i rappresentanti politici hanno assunto gli impegni che di seguito si riportano.
1. Produrre ogni correzione e/o integrazione alla Legge di stabilità che vada a ripristinare la corrispondenza certa tra funzioni, risorse e personale, non inficiando il riordino stesso della Legge n. 56/2014;
2. Produrre sia a livello nazionale che regionale una iniziativa politica che tenga conto della necessità di assicurare le risorse economiche necessarie a garantire sia i servizi fondamentali individuati dalla Legge n. 56/2014  sia i livelli occupazionali e salariali ad esse connesse;
3. Produrre sia a livello nazionale che regionale una iniziativa politica che tenga conto della necessità di assicurare le risorse economiche necessarie a garantire la continuità sia a tutti i restanti servizi, non individuati dalla Legge n. 56/2014, sin’ora garantiti dalla Provincia sia ai livelli occupazionali e salariali ad esse connessi.
Considerato che, a tutt’oggi, sia quanto riportato nell’articolato relativo al riordino delle Province inserito nella l. di stabilità sia  quanto scritto o dichiarato negli ultimi giorni  dai rappresentanti del Governo non dà alcuna risposta concreta alle richieste dei lavoratori interessati, garantendo
prioritariamente la copertura finanziaria per continuare a erogare i servizi essenziali e mantenere i livelli occupazionali e salariali,  il Personale della Provincia di Brindisi continua lo stato di agitazione restando  in  Assemblea permanente.
Brindisi, lì 22 dicembre 2014

Nel corso dell’Assemblea permanente del Personale contro le modalità di riordino delle Province previste nella Legge di stabilità, iniziativa che vede da Venerdì 19 dicembre i lavoratori e le OO.SS. occupare la Sala del Consiglio della Provincia, si è tenuto, nel pomeriggio odierno, un incontro tra i lavoratori, i rappresentanti sindacali, il dott. De Magistris, Direttore Generale dell’Ente, e l’Assessore Regionale al Lavoro Leo Caroli.
Dopo aver ascoltato le preoccupazioni dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali circa l’assenza, al momento, di certezza delle risorse economiche che possano assicurare i servizi ai cittadini e garantire i livelli occupazionali e salariali, l’Assessore Caroli ha rappresentato un clima d’incertezza e confusione normativa che condiziona ed inibisce anche l’iniziativa politica. Tanto porta anche la Regione Puglia alla piena condivisione delle problematiche evidenziate dalle Organizzazioni Sindacali in merito alla Legge n. 56/2014.
Tale Legge è stata, peraltro, immediatamente impugnata per incostituzionalità dalla Regione e in Febbraio potrebbe essere anche cassata.
Nonostante ciò la Regione rispetterà quanto previsto dalla Legge. Lo specifico disegno di Legge è già stato predisposto per essere portato in Consiglio entro il 31 dicembre 2014.
L’impegno politico della Regione è finalizzato alla continuità di tutti i servizi sin’ora erogati dalla Provincia unitamente alla garanzia degli attuali livelli occupazionali.
Di suo la Regione Puglia, nonostante i tagli continuerà ad assicurare le risorse economiche garantite sin’ora alle proprie deleghe.
Infine l’Assessore Caroli ha ribadito quanto sottoscritto con le OO.SS. Regionali a Bari il 19 dicembre u.s. il cui documento si allega quale parte integrante del presente verbale.

L’Assessore al Lavoro e al Personale, Sig. Leo Caroli, in rappresentanza della Regione Puglia, in data odierna, ha incontrato una rappresentanza del personale delle Province pugliesi in agitazione contro i tagli del Governo alle Province che stanno mettendo in discussione gli attuali livelli occupazionali delle stesse.
La rappresentanza è stata accompagnata dalle delegazioni sindacali regionali CGIL, CISL e UIL.
L’assessore, preso atto delle preoccupazioni dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali circa il processo di riordino del sistema delle autonomie locali disposto dalla Legge 56/2014 la cui attuazione rischia di produrre un traumatico impatto sui livelli occupazionali delle Province a causa dei tagli alle stesse previsti dalla Legge di stabilità nazionale e, raccolte le loro sollecitazioni, si impegna:
ad adottare in G.R., entro fine anno, il ddl di riordino delle funzioni di competenza regionale di cui alla L.R. n. 56/2014;
ad inviare alle segreterie sindacali regionali le mappature delle funzioni e delle relative risorse predisposte dalle Province pugliesi;
a condurre una forte iniziativa politica della Regione contro i tagli alle Province previsti dalla Legge di stabilità che inibiscono un corretto riordino delle funzioni del sistema delle Autonomie Locali, secondo lo schema individuato dalla legge 56/2014 che prevede la corrispondenza tra funzioni, risorse e personale;

a convocare, entro il 2014, un tavolo per la firma del protocollo d’intesa tra la Regione Puglia, i Sindacati, l’UPI e l’ANCI relativo alle problematiche del riordino delle funzioni regionali.

 

Per offrirti il miglior servizio possibile questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego in conformità della nostra Cookie Policy.