Aggiornamento situazione centro storico (20 febbraio).

La sezione IBAN del CNR di Lecce ha concluso giovedì scorso i lavori di monitoraggio attraverso l’ausilio di georadar e geoelettrico in ogni abitazione sottoposta a sgombero. Il lavoro di questi giorni, dunque, riguarda l’elaborazione dei dati emersi che saranno decisivi per la diagnosi esatta del problema e per definire l’entità dell’eventuale dissesto degli immobili in questione. L’Amministrazione Comunale spera di ottenere questo responso entro i primi giorni della prossima settimana. Contestualmente l’Assessorato regionale alla Protezione Civile ha reso operativa la disponibilità della sezione IRPI (Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica) del CNR di Bari che ha già stabilito contatti con la sezione di Lecce del medesimo istituto. In questo modo viene garantita una ulteriore espansione dell’ambito di ricerca per avere un quadro esatto della situazione anche nelle aree adiacenti la zona dell’emergenza.

Intanto, nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale, il Sindaco Franco Scoditti ha relazionato in merito alla situazione delle famiglie sgomberate, anche per rispondere ad una serie di istanze pubbliche.

Il primo cittadino ha ricordato che è stato necessario provvedere alla sistemazione di 6 nuclei familiari per un totale di 18 persone. Su indicazione del Sindaco, del Vice Sindaco e della Responsabile dell’Ufficio Edilizia Residenziale pubblica e privata l’Ufficio Servizi Sociali si è attivato per l’individuazione di alloggi di emergenza.

Non essendoci ancora esatte indicazioni sull’entità dei danni causati dal dissesto idrogeologico e non potendo prevedere la durata dell’allontanamento dalle abitazioni, non vi sono mai state le condizioni per pensare a sistemazioni definitive ma solo provvisorie ed urgenti.

L’obiettivo che ci si è posti in quelle oreera di non sradicare gli sgomberati dal loro contesto abitativo e di offrire soluzioni abitative le più vicine ad uno standard di vita quotidiano. Per questo, per quanto è stato poi possibile, sono state cercate delle sistemazioni ubicate nel centro storico, con la disponibilità di un minimo di arredi e con angolo cottura nonché sistemazioni in grado di accogliere i nuclei familiari per intero.

Per raggiungere questi obiettivi, nell’immediatezza dell’emergenza l’Amministrazione ha contattato i referenti di una costituenda Associazione di Bed & Breakfast di Mesagne che hanno fornito l’elenco di tutti i B&B del Centro storico e nelle immediate vicinanze. L’Ufficio Servizi sociali ha verificato la completezza dell’elenco ed ha, successivamente, contattato telefonicamente i gestori delle strutture ai quali sono state poste condizioni di pagamento e di utilizzo ben precise: costo della tariffa giornaliera di 15 Euro a persona, utilizzo della biancheria personale per letti e bagno, preparazione in autogestione di colazione, pranzo e cena, pulizia degli ambienti utilizzati a carico. E’ stato chiarito che l’ospitalità avrebbe avuto una durata temporanea e comunque per il periodo limitato al rientro nel proprio alloggio o a diversa sistemazione individuata dal Comune.

Ufficio Stampa Comune di Mesagne 

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